Ligabue, il nuovo singolo è una ballata rock che canta l'amore per la Capitale: l'omaggio (anche) a Totti

"Una canzone senza tempo" è una lettera struggente dedicata a Roma

Ligabue, il nuovo singolo è una ballata rock che canta l'amore per la Capitale: le dediche struggenti da Totti al Ponentino
di Mattia Marzi
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Venerdì 25 Agosto 2023, 07:12 - Ultimo aggiornamento: 07:19

Il ristorante che fa da ambientazione alla prima strofa del brano è lo stesso in cui i due protagonisti della canzone sono già stati in passato: una vecchia osteria del centro storico o magari di Trastevere, chissà. Lì dentro è tutto uguale, come sospeso nel tempo. Anche le reliquie sportive appese ai muri sembrano eterne: «Totti ovunque alle pareti e maglie della Roma», canta il rocker di Correggio nei primi due versi del brano. È cambiato solo il cameriere. Il vecchio oste cordiale e dall'aria bonacciona di una volta - un esemplare in via di estinzione - è stato rimpiazzato da uno impaziente e sbrigativo, «troppo brusco». «Non è quello di una volta», fa notare lui. «Ma dai, non è così importante che sia tutto uguale», risponde lei. Raramente lo spirito di Roma è stato raccontato con la stessa precisione e l'aderenza con le quali Ligabue ritrae la Città Eterna nel suo nuovo singolo, Una canzone senza tempo, da oggi in radio e sulle piattaforme. Il brano, seconda anticipazione - dopo il primo singolo Riderai, pubblicato lo scorso aprile - dell'album Dedicato a noi, che uscirà il 22 settembre, è un omaggio a suo modo spiazzante alla Capitale.

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Ligabue, il tour

Spiazzante, sì. Perché a cantare di Roma, del suo fascino e dei suoi miti non è un romano, stavolta. Ma un «forestiero», che però con la sua sensibilità riesce a catturare l'essenza della città e a restituirla attraverso i versi della sua canzone, facendo di Roma lo sfondo ideale di una storia d'amore cinematografica che sembra sfidare il tempo e resistergli: «Perché se è vero che Roma è la Città Eterna - spiega Ligabue - allora è proprio lì che il tempo ha un altro valore, nonostante i cambiamenti. Ed è proprio Roma, con i suoi difetti, certo, ma anche con tutto il suo incanto, a essere la cornice più giusta per una storia senza tempo». Con quel distacco da forestiero, appunto, il 63enne rocker emiliano trova della poesia anche tra gli autobus che vanno a fuoco e i tassisti che maledicono «le famose buche». Tanto Roma si fa perdonare con i suoi scorci: «Da Monte Mario, guarda che presepio», canta Ligabue. È in quegli scorci che si perde la protagonista del videoclip, disponibile sempre da oggi, inevitabilmente girato tra le strade e i vicoli della Capitale, interpretata dalla 21enne attrice leccese - padre di origini nigeriane e madre pugliese - Coco Rebecca Edogamhe, che i giovanissimi hanno conosciuto grazie alla popolare serie Netflix Summertime, prima di ritrovarsi in mezzo al prato dell'Olimpico sotto al palco di un concerto dello stesso Ligabue.

Le immagini sono quelle dello show dello scorso 14 luglio davanti a 45 mila fan, anticipazione - insieme alla data a San Siro del 5 luglio - del tour che partirà con la doppietta del 9 e 10 ottobre dall'Arena di Verona e che fino a dicembre vedrà il rocker esibirsi dal vivo nei principali palasport della Penisola per presentare il nuovo album. A Roma (ri)passerà il 18 novembre, al Palazzo dello Sport: sarà il sessantaseiesimo concerto nella Capitale del cantautore partito alla fine degli Anni '80 dalle piazze della provincia operosa e operaia emiliana inseguendo i suoi Sogni di rock'n'roll, conquistando platee sempre più vaste con hit come Balliamo sul mondo, Bambolina e barracuda, Urlando contro il cielo e Certe notti (diventata un tormentone social nelle ultime settimane grazie a un trend su TikTok - oltre 15 mila i video condivisi con in sottofondo il singolo del '95 - in cui il verso «certe notti c'è qualche ferita che qualche tua amica disinfetterà» ha fatto da colonna sonora a commoventi dediche tra amiche, e poco importa che le parole del rocker avessero riferimenti decisamente meno smielati).

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L'attesa

E chissà che sul palco del palasport dell'Eur Liga non porti a sorpresa proprio l'ex capitano della Roma, omaggiato nella sua canzone. La passione del rocker per l'Inter è nota, ma negli anni il cantautore è stato omaggiato in più di un'occasione dai tifosi romanisti e dall'icona giallorossa. Era il 2012 quando Francesco Totti si presentò a Trigoria indossando una t-shirt con sopra stampato lo slogan «il meglio deve ancora venire», preso in prestito dall'omonimo singolo di Ligabue, per caricare l'ambiente romanista in occasione dell'inizio del campionato. Nel 2016 il rocker fece avere al numero 10 un videomessaggio di auguri per i suoi 40 anni: «Ciao Pupone, grazie di essere un fenomeno». Poco dopo i tifosi riadattarono la sua A modo tuo, trasformandola in un coro da stadio. Una canzone senza tempo sembra la chiusura di un cerchio. E intanto cresce l'attesa dei fan per l'album - la cui uscita sarà anticipata il 16 settembre dall'inaugurazione della mostra fotografica All Areas - Luciano Ligabue, allestita con gli scatti del fotografo Jarno Iotti a Palazzo Pallavicini, a Sestri Levante, in Liguria - che segnerà il ritorno sulle scene discografiche del rocker a distanza di quattro anni e mezzo dal precedente Start (e a tre dalla raccolta con inediti 77+7). Il conto alla rovescia è già partito.

 
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