L'Elisir di Donizetti
sbarca a Malpensa

Un momento delle prove dell'Elisir a Malpensa
di r. sp.
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Martedì 15 Settembre 2015, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 00:12
L'Elisir d'amore di Gaetano Donizetti sbarca all'Aeroporto di Milano Malpensa grazie a un innovativo progetto promosso dal Teatro alla Scala insieme alla Rai, con il sostegno di Regione Lombardia e Sea. L'opera, che Rai Cultura

trasmetterà in diretta su Rai5 canale 23 del digitale terrestre (se necessario risintonizzare il televisore o il decoder) domani a partire dalle 18.45, sarà eseguita in diversi luoghi dello scalo, dai ristoranti al check-in e alle piste, ripresa e trasmessa da 15 telecamere, 2 stazioni satellitari, 20 punti camera, 14 operatori e un pullman regia.

Nucleo dell'iniziativa è un titolo cardine del repertorio operistico,“L'Elisir d'amore”, noto anche al grande pubblico per arie come “Una furtiva lagrima”.

Interpreti

La rappresentazione è affidata a interpreti di straordinario carisma vocale e scenico: Vittorio Grigolo (Nemorino) l'emergente Eleonora Buratto (Adina), Michele Pertusi (Dulcamara), Mattia

Olivieri (Belcore) e Sofia Mechedlishvili (Giannetta) si muoveranno guidati dalla regìa di Grisha Asagaroff negli spazi dell«aeroporto. Il pubblico dei viaggiatori vedrà dal vivo, come in un flash mob, le singole tessere di un mosaico che si ricomporrà solo sugli schermi televisivi con il coordinamento musicale di uno dei più prestigiosi direttori d'orchestra di

oggi, Fabio Luisi. La regia televisiva è curata da Francesca Nesler.

Non si tratta della semplice ripresa di una recita

ma di una nuova produzione che nasce per la trasmissione in diretta televisiva. La serata sarà presentata da Annette Gerlach e Neri Marcorè, mentre nelle pause verranno trasmessi contenuti speciali e approfondimenti. Uno spettacolo che fa parte della nostra storia assume così una forma inedita coinvolgendo il pubblico in transito in un

aeroporto, luogo simbolo della contemporaneità. Il mezzo televisivo diventa così il collegamento tra una tradizione che costituisce parte integrante dell'identità italiana e un'audience molto più vasta di quella che normalmente frequenta i

teatri d'opera.
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