Con Ghini & co tornano sullo schermo
vampiri, streghe e zombie e da ridere

Massimo Ghini, vampiro nel film "Un matrimonio mostruoso"
di Gloria Satta
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Sabato 17 Giugno 2023, 18:58
Massimo Ghini, Paola Minaccioni, Ilaria Spada, Ricky Memphis, Cristiano Caccamo, Emanuela Rei, Maurizio Mattioli, Elisa Di Eusanio, Claudio Greg Gregori, Paolo Calabresi. Un supercast per ”Un matrimonio mostruoso”, sequel della commedia family-fantasy ”Una famiglia mostruosa”. Il regista è sempre Volfango Di Biasi, la produzione ancora Italian International Film con Rai Cinema, l’uscita il 21 giugno. Vampiri chic, zombie che rubano cervelli come Frankenstaein, streghe in menopausa, funerali, truffe, bugie, crisi coniugali, molte risate: il film inizia quando passao a miglior vita Nando, capofamiglia del clan Cornicioni. Ma forse no, visto che è fuggito in un paradiso fiscale e la moglie deve saldare gli ingenti debiti da lui contratti...
GIOCO. «Questa commedia nasce dal desiderio di tornare a giocare con i personaggi del primo film che erano tratti dall'immaginario infantile, popolato da mostri grotteschi e figure della fantasia capaci di divertire tutta la famiglia», spiega Di Biasi, «questa volta abbiamo esplorato il topos narrativo del matrimonio per declinarlo in una classica farsa divertita, cercando però di scavare come sempre in quelli che sono i vizi e le piccole crudeltà che covano in seno alla famiglia».
PROMOZIONE. ”Un matrimonio mostruoso” partecipa a ”Cinema Revolution”, l’iniziativa che fino al 21 settembre abbassa il prezzo dei biglietti dei film italiani ed europei a 3,50 euro. «Già il primo film andò bene in sala, ma avevamo contro la pandemia, questa volta dovrebbe essere diverso», osserva il regista, «bisogna smettere di considerare la commedia un sottoprodotto. Per far ridere ci vogliono attori bravissimi e per questa ragione io faccio casting serissimi».
ATTORI. Dievertenti e divertiti gli attori, da Massimo Ghini che fa il vampiro Vladimiro e assaggia il sangue delle donne, a Paola Minaccioni che attraversa la ”stregopausa” fino a Maurizio Mattioli, Glauco,  che dice: «Il mio è un personaggio paradossale, ma anche il più stimolante che abbia interpretato negli ultimi cinquant'anni».
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