Loki sta per eruttare, è il vulcano più potente del Sistema Solare

Loki sta per eruttare, è il vulcano più potente del Sistema Solare
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 18 Settembre 2019, 19:54 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 13:09

Potrebbe eruttare da un momento all'altro il più potente vulcano attivo del Sistema Solare: chiamato Loki Patera, si trova sulla grande luna di Giove "Io" ed è un enorme lago di lava che si attiva ciclicamente ogni 475 giorni. Considerato che l'ultima eruzione è avvenuta nel maggio 2018, si stima che la nuova possa avvenire proprio in questi giorni, in una finestra temporale che si chiuderà il 24 settembre, secondo i calcoli della fisica Julie Rathbun del Planetary Science Institute, in Arizona.

Fotografia: vulcani, iceberg e aurore boreali nelle immagini di Barbara Dall’Angelo al Parco dell'Appia Antica

 


Super Giove in arrivo, saluterà l'estate mostrando alla Terra tutta la sua grandezza

Il suo studio è stato presentato a Ginevra, in occasione del congresso di scienze planetarie Epsc-Dps 2019, organizzato congiuntamente da Europa e Stati Uniti con la Europlanet Society e l'American Astronomical Society. «Loki è così brillante nell'infrarosso da poter essere osservato con i telescopi dalla Terra», spiega Rathbun. Vent'anni di osservazioni hanno mostrato la sorprendente puntualità di questo vulcano: fino al 2000 ha infatti eruttato con una periodicità di circa 540 giorni, ma poi è entrato misteriosamente in 'stand-by' per circa un decennio, forse per una variazione della composizione del magma; nel 2013 ha poi ripreso ad 'accendersì con regolarità, ma con un ciclo più breve di circa 475 giorni.

«I vulcani sono difficili da prevedere perché sono molto complessi», afferma Rathbun. «Le eruzioni sono influenzate da molti fattori come il tasso di ricarica del magma e la sua composizione, soprattutto la presenza di bolle, il tipo di roccia sulla quale si trova il vulcano, lo stato di frattura delle rocce e molto altro. Pensiamo che Loki possa essere prevedibile per via delle sue grandi dimensioni che consentono alle leggi base della fisica di dominare l'eruzioni, in modo da rendere ininfluenti le piccole complicazioni che condizionano invece i vulcani di dimensioni inferiori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA