Islanda, il vulcano "rivoluzionario": dal magma energia pulita

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Lunedì 15 Gennaio 2024, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 08:50

L'eruzione del vulcano in Islanda, che in queste ore ha riempito le timeline dei social con i video incredibili che giungono da Grindavik, ha riportato alla luce un progetto molto interessate: ricavare energia dal magma. Se ne parla da anni grazie alla "mission" della KMT (Krafla Magma Testbed) un'azienda formata da scienziati ed esperti islandesi e non solo. La KMT, su proprio sito, spiega come "rivoluzionare la conoscenza sul magma e migliorare il monitoraggio dei vulcani, sfruttando l'energia vicina al magma per sviluppare nuove tecnologie per ambienti estremi". L'azienda mira a superare i limiti attuali nella comprensione e nel monitoraggio delle attività vulcaniche, con l'obiettivo di fornire risultati innovativi per la sicurezza civile, specialmente per i 800 milioni di persone che vivono entro 100 km da un vulcano attivo.

Energia dal magma del vulcano

Il potenziale geotermico - spiega la KMT sul proprio sito - sarà esplorato attraverso esperimenti alla frontiera roccia-magma, migliorando così la conoscenza delle radici dei sistemi geotermici e aprendo nuove possibilità di estrazione di energia direttamente dal magma. Grazie a tecnologie avanzate di perforazione, questo cambierà radicalmente l'economia dell'energia geotermica e contribuirà alla sicurezza energetica. «KMT si propone di risolvere il mistero delle camere di magma, fornendo campioni e osservazioni dirette che migliorino la comprensione del magma stesso e permettano di esaminare le vere proprietà del profondo interno della Terra. Ciò contribuirà a modelli più avanzati sulla dinamica del magma, modernizzando gli sforzi futuri nelle scienze della Terra». L'azienda punta anche all'innovazione attraverso lo sviluppo e il test di nuove tecnologie, metodi, materiali e strumenti in ambienti estremamente caldi (900°C).

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