Vesuvio, 18 marzo 1944 l'ultima eruzione del vulcano

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Giovedì 22 Febbraio 2024, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 13:34

L'ultima eruzione del Vesuvio  è avvenuta nel 1944, segnando la fine di un lungo periodo di attività iniziato nel 1631. Quest'ultima fase è stata caratterizzata da un'attività persistente a partire dal 1914, con la produzione di lava e fontane di lava. Dopo il 1944, il vulcano ha subito una transizione verso uno stato di condotto ostruito, con prevalenza di attività fumarolica e bassa sismicità. Prima dell'eruzione, il cratere era quasi completamente riempito di lava, sovrastato da un piccolo cono di scorie. L'eruzione è stata monitorata e dettagliatamente descritta da Giuseppe Imbò, direttore dell'Osservatorio Vesuviano, che identificò quattro fasi principali poi descritte nei  rapporti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I paesi più colpiti dalla caduta di materiale piroclastico sono stati Terzigno, Pompei, Scafati, Angri, Nocera, Poggiomarino e Cava, con 26 vittime a causa dei crolli degli edifici. Circa 10.000 persone furono evacuate. Napoli fu risparmiata grazie ai venti favorevoli. L'eruzione si concluse con l'emissione alla fine del 1944.

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