Vincenzo Mollica: «Sono cieco, non vedo più i volti di mia moglie e mia figlia. Mi mancano»

Sabato 9 Dicembre 2023, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 20:24

La passione per il disegno

«Nella mia stanzetta, mentre registravo con il Geloso le canzoni del Disco per l’estate trasmesse alla radio, riempivo fogli e fogli con gli acquarelli. Volevo riprodurre la realtà, o la mia immagine della realtà. Cercavo il giusto rosso per le foglie d’acero in autunno e prediligevo l’Indian Yellow, che si trova in ogni cosa abbia disegnato. Era il predominante delle mie scelte cromatiche. Per Tamara De Limpicka era il bianco, per Caravaggio il nero. Per Vincenzo Mollica bambino e adulto è stato quel giallo, che mi ricordava la luce del Canada. Ma il mio sogno, non esaurito, è sempre stato riempire il mondo di colori. Mi davano gioia. Mi danno gioia. Anche ora che li ho solo nella memoria».

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