Monia Bortolotti, accusa choc alla madre: «Ha soffocato i figli in culla con un cuscino sul viso. Non sopportava il pianto»

Domenica 5 Novembre 2023, 07:28 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 10:06

LA VICENDA

Monia Bortolotti resta subito incinta, ad agosto 2022 nasce Mattia, per lei e il compagno Christian è una gioia dopo la devastazione per la perdita di Alice. Appendono il fiocco azzurro fuori dalla porta, passano solo due mesi e tutto si ripete: stesso appartamento, medesime modalità, solo che al posto della bambina c'è il fratellino. È sempre la madre a chiamare i soccorsi e quando accorre l'ambulanza il piccolo è già morto. Troppo per essere una coincidenza, i carabinieri cominciano a indagare e la Procura dispone la riesumazione del corpo di Alice nel cimitero di Pedrengo. Una nuova luce illumina gli eventi e le analisi sul cadavere potrebbero fornire risposte decisive. Tuttavia, quando viene recuperata, la bara risulta danneggiata e la salma in condizioni tali da non portare a risultati autoptici attendibili. Gli investigatori ascoltano i familiari e gli amici di Monia, i medici e gli specialisti, approfondiscono la documentazione clinica dei due neonati e ciò che emerge non collima con le dichiarazioni della donna. Si è contraddetta, in particolare riguardo a presunti problemi di salute di Alice che, sebbene nata prima del termine e leggermente sottopeso, «all'atto delle dimissioni dal nido e nelle successive visite pediatriche era sana, come il fratello», hanno accertato i carabinieri. Nessun problema di deglutizione, insomma, la causa della sua morte non andrebbe ricercata in una sindrome pregressa bensì sarebbe dovuta al soffocamento, metodo che non lascia segni evidenti sul corpo. Così come è accaduto a Mattia.

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