dalla nostra inviata
PEDRENGO (BERGAMO) Sulla tomba al cimitero c'è la foto di Mattia appena nato, uno scricciolo con il pannolino. Tanti peluche, farfalle bianche e una dedica sulla lapide: «Piccolo amore di mamma e papà». Mattia Zorzi è morto soffocato a due mesi e per la Procura non è stato un incidente. A premergli il cuscino sul volto, secondo l'accusa, è stata la mamma Monia Bortolotti, 27 anni, di origini indiane e adottata da una famiglia bergamasca. Che meno di un anno prima si era liberata nello stesso modo della figlia Alice di quattro mesi. Il motivo: «Era incapace di reggere alla frustrazione del pianto prolungato dei bambini».