L'attacco «moscio»
Pochissime le reazioni in Israele, dove non ci sono state conseguenze all'attacco e dove l'esercito non ha deciso alcun cambiamento di regole per i cittadini. Una fonte israeliana si è limitata a riferire al Washington Post che il blitz a Isfahan "è un segnale all'Iran» sul fatto che «Israele ha la capacità di colpire all'interno del Paese». L'unico commento ufficiale è stato quello del ministro della Sicurezza nazionale, il falco di ultradestra Itamar Ben Gvir, che ha definito «moscio» la presunta reazione del suo Paese al lancio di 300 droni e missili iraniani una settimana fa, attirandosi le critiche dell'opposizione al governo di Benyamin Netanyahu.