Soldati, civili, cittadini stranieri: a due giorni dall'attacco di Hamas le domande riguardano, prima di tutto il futuro degli oltre 100 ostaggi. È questo il vero incubo di Israele che dichiara lo stato di guerra e si prepara ad un conflitto di lunga durata, compresa la probabile operazione di terra a Gaza. Al confine lo schieramento di tank aumenta con il passare delle ore ma il momento dell'ingresso potrebbe essere ritardato proprio dalla questione ostaggi.