Giacomo Chiapparini, schiacciato da 25mila forme di Grana. La dura lettera dei figli al funerale: «Non ci hai mostrato amore come altri padri»

Venerdì 11 Agosto 2023, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 11:41

Chi era l'imprenditore

Ultimo di sette figli, aveva lavorato prima come mezzadro insieme al padre e ai fratelli, poi nel 1977 si era messo in proprio con 26 bovini, una stalla e qualche macchinario agricolo, dopo che era arrivato a comprarsi una cascina tutta sua. Quella di Romano di Lombardia, che si è poi allargata sempre più a comprendere nuove stalle, depositi, magazzini, la sala mungitura, l'ufficio, il caseificio, lo spaccio e le abitazioni dei parenti. Insomma, negli anni si era espansa e la sua area aveva raggiunto i dieci ettari e quella di coltivazione i cento. Dopo che nei primi anni aveva venduto il suo latte alle grandi aziende della trasformazione, come Invernizzi e Craft, nel 2006 aveva ottenuto il marchio per la produzione del Grana Padano. La sua azienda agricola era diventata molto nota sul territorio e lì, ogni giorno, si mungevano 270 quintali di latte e producevano cinquanta forme di formaggio, per un totale di quindicimila all'anno. Le quali poi venivano stoccate in magazzini come quello in cui è avvenuta la tragedia.

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