Filippo Laganà: «Sono vivo grazie a un trapianto di fegato. Dopo l'operazione sono arrivato a pesare 43 kg»

Giovedì 7 Marzo 2024, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 17:49

La malattia

Nel 2019, mentre si trovava a New York, Filippo Laganà ha manifestato per la prima volta i sintomi di quella che si sarebbe rivelata essere poi una malattia ereditaria: il morbo di Wilson, una malattia che comporta l’accumulo di rame nel fegato. Tornato subito in Italia dopo un ingrossamento dell'addome e la comparsa di un colorito giallognolo della pelle, è stato improvvisamente ricoverato: «Ero con mia madre, ci hanno portato in ospedale e lì mi hanno fornito una diagnosi immediata seguita da un trapianto di fegato», aveva raccontato tempo fa Filippo parlando del suo stato di salute. «Il mio fegato era diventato simile a una pietra, gli organi erano in condizioni critiche e l’unica soluzione era un trapianto. Non posso negare che non fosse un percorso agevole, ma in quel momento non ho avuto paura. Non ho mai avuto paura. In seguito, però, la consapevolezza di quanto avevo superato mi ha investito. È stato solo tre, quattro mesi fa che ho davvero realizzato l’entità di quella sfida. È interessante notare che mio nonno, un rinomato chirurgo, ha salvato la vita alla madre del medico che ha eseguito il mio trapianto di fegato».

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