Cipro, l'isola dei gatti morti per Covid: ora i felini saranno curati con 80mila pillole. Polemiche per i costi

Giovedì 10 Agosto 2023, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 09:07

La distribuzione

La distribuzione dei farmaci segue un «allarmante aumento» a Cipro dei casi di peritonite infettiva felina (FIP) causata dal coronavirus felino che, se non trattato, è quasi sempre fatale. Definito come «focolaio FCoV-23», il virus è stato riscontrato per la prima volta a gennaio a Nicosia, la capitale cipriota. Nel giro di tre o quattro mesi si è diffuso in «tutta l'isola», secondo l'Associazione Veterinaria Pancypriana (PVA). Gli esperti dell'Università di Edimburgo, che stanno indagando sull'epidemia in collaborazione con la PVA, hanno scoperto che in 12 settimane il numero di casi di FIP confermati dai test PCR (reazione a catena della polimerasi) è aumentato di 20 volte rispetto all'anno precedente.

Il dottor Charalampos Attipa, docente senior di patologia clinica veterinaria, che dirige il team dell'Università di Edimburgo, ha dichiarato: "I nostri studi sono molto incentrati sull'identificazione della possibile mutazione che ha portato a questo ceppo di FCoV altamente virulento".

Sebbene il virus felino mutato non sia correlato al Covid-19 e non possa essere contratto dall'uomo, il molnupiravir, l'ingrediente attivo delle pillole anti-Covid, si è dimostrato utile per i gatti con diagnosi di FIP.

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