Cipro, l'isola dei gatti morti per Covid: ora i felini saranno curati con 80mila pillole. Polemiche per i costi

Giovedì 10 Agosto 2023, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 09:07

Un'epidemia di vecchia data

Il coronavirus felino è stato registrato per la prima volta negli anni '60 e si diffonde attraverso le feci dei gatti infetti. Focolai di FIP, anche se rari, si sono verificati in passato nel Regno Unito, negli Stati Uniti, a Taiwan e in Grecia, ma sempre limitati ai gattili.

A Cipro il virus sembra aver assunto una forma infettiva molto più virulenta e anche gli animali domestici che vivono in casa ne sono vittime.

«Questo Paese è un mattatoio per gli animali», ha dichiarato Zelia Gregoriou, assistente del dipartimento di educazione dell'Università di Cipro, che ha perso il suo anziano gatto domestico a causa della malattia lo scorso fine settimana. «Sì, il governo ha fatto questo annuncio, questo piccolo fuoco d'artificio, ma è molto contraddittorio perché non viene fatto nulla per i gatti. C'è invece una politica di "tanatopolitica", un'economia di morte, che è il modo in cui funziona il mattatoio. In realtà, preferirebbero lasciarli morire».

La Cat Protection and Welfare Society (PAWS) dell'isola ha recentemente affermato che circa 300.000 felini, sia domestici che randagi, sono morti a causa del galoppante tasso di trasmissione della FIP da gennaio. I veterinari locali hanno descritto la cifra come «un'esagerazione», valutando invece 8.000 decessi nella prima metà del 2023, ma non hanno contestato la gravità dell'epidemia.

«Non è vero che siamo un'isola di gatti morti, ma quello che sta accadendo è molto grave, ha dichiarato il presidente della PVA, Nektaria Ioannou Arsenoglou, aggiungendo che gli animali colpiti possono essere curati e riportati in salute sia nella forma "umida" che in quella "secca" della malattia, se ricevono il trattamento adeguato. «Siamo molto felici che il farmaco sia stato approvato. Daremo alle persone la possibilità di trattare i loro gatti in modo da poterne salvare altri... farà sicuramente la differenza».

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