Aosta e dintorni (da vedere e da mangiare): cosa fare in tre giorni fra neve, archeologia, castelli e degustazioni

Martedì 19 Dicembre 2023, 10:47

Il Museo interattivo

Oculus, Area Megalitica Aosta

Il Museo è interattivo a tutti gli effetti: grazie a speciali “oculus” i visitatori possono vivere l’esperienza di ritrovarsi nel sito preistorico attraverso la realtà virtuale, “vedendo” come doveva apparire l’area originaria intorno al Dolmen del 2500 a.C., con le stele (legate al culto degli antenati) e i possenti tronchi d’albero piantati nell’area del santuario, in quelli che oggi appaiono come grandi buchi nel terreno. Percorsi tattili permettono anche ai ciechi di toccare con mano le riproduzioni delle opere più famose. La musica di sottofondo (“Saint Martin de Corléans”) che accompagna adulti e bambini nel Museo è stata composta dal violoncellista Giovanni Sollima. Sono state individuate 5 fasi strutturali che, a partire dal Neolitico recente (fine del V millennio a.C.) e attraverso tutta l’Età del Rame (IV e III millennio a.C.), giunge all’Età del Bronzo (II millennio a.C.). Configurata nella fase iniziale come un santuario all’aperto destinato al culto dei viventi, l’area assunse solo negli ultimi secoli del III millennio funzioni funerarie, divenendo una necropoli privilegiata, con tombe monumentali. Il livello del sito archeologico vero e proprio si trova a circa 6 metri sotto il livello stradale (illuminato sapientemente dagli stessi tecnici che hanno curato l’illuminazione della Gioconda al Louvre), tra reperti archeologici, dolmen, stele abbattute, piattaforme, tracce delle arature.

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