Cresce la percentuale di tumori orofaringei negli uomini causati dal virus Hpv, noto soprattutto per essere all’origine del cancro della cervice uterina.
«Il paziente tipo è un uomo giovane o di mezza età e non fumatore – spiega Giovanni Danesi presidente della Società Italiana di Otorinolaringoiatria & Chirurgia cervico-facciale – il vaccino, anche per la popolazione maschile, può prevenire fino al 100 per cento dei contagi e oltre il 90 per cento dei danni oncologici». Ogni anno si diagnosticano in Italia circa 13.000 nuovi casi di tumori maligni del distretto testa-collo, la maggior parte è rappresentata dai carcinomi squamosi e si osserva nella popolazione maschile (7.300 casi). Il 75% si deve ad alcol e fumo.
INCIDENZA
«I tumori dell’area testa-collo – aggiunge Danesi – colpiscono gli uomini con una frequenza doppia rispetto alle donne. La progressiva riduzione del consumo di sigarette ha avuto come conseguenza una riduzione di incidenza dei carcinomi squamosi della testa e del collo. Tale decremento, tuttavia, non si è verificato per i carcinomi squamosi dell’orofaringe Hpv correlati, i quali al contrario hanno presentato un rapido incremento di incidenza nel corso degli ultimi decenni». «Attualmente – prosegue il professore – il 31 percento dei tumori orofaringei in Italia è causato dall’Hpv. Controlli periodici, stili di vita sani e, nel caso dell’Hpv, la vaccinazione per entrambi i sessi sono le principali azioni di prevenzione nei confronti dei tumori testa e collo». La trasmissione del virus HPV avviene per via sessuale. Agisce infettando le cellule basali (profonde) delle cripte presenti nelle tonsille palatine e nella base lingua con una latenza compresa solitamente tra i 10 e i 30 anni.
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