Mentale ed emotivo, è il momento del detox dell'anima

I soggetti multitasking sono i più a rischio “sovraccarico”: dedicare un’ora al giorno a sé, imparando tecniche di respirazione può aiutare a disintossicarsi da preoccupazioni e pensieri negativi

Mentale ed emotivo, è il momento del detox dell'anima
di Valeria Arnaldi
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:50

Le giornate frenetiche che sembrano scivolare l’una nell’altra, togliendo tempo alla riflessione spesso e dunque anche all’elaborazione di problemi, ansie, stress.

O semplicemente, all’analisi della propria quotidianità, tra ritmi, priorità e obiettivi. Il lavoro che non va, pressoché mai, come si vorrebbe. E l’amore, per cui, come conseguenza di tutto ciò, non di rado non si hanno spazi mentali - ed emotivi - energie, occasioni. Anche la mente ha bisogno di riposo. 
Quando la testa è “piena” e il cuore si sente pesante è arrivato il momento di iniziare un percorso di detox mentale. «I segnali sono evidenti - spiega Anna Maria Giannini, docente di Psicologia all’università La Sapienza di Roma - il sovraffollamento di pensieri, il riproporsi mentale di talune questioni anche quando non ci si sta pensando, le molte preoccupazioni, gli impegni numerosi o gravosi sul lavoro». 


IL PROFILO 

In una società, come quella attuale, che esorta a essere multitasking, i soggetti a rischio di andare in “sovraccarico” sono molti. «La letteratura scientifica individua, in particolare, le personalità dette di tipo A, ossia molto competitive, tendenti al multitasking appunto, spesso fortemente controllanti, con difficoltà a delegare. Uomini e donne mostrano questa tendenza allo stesso modo». Tale tipo di personalità può manifestarsi già nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Individuati sintomi e fragilità, occorre intervenire. Ed è qui che entrano in gioco esercizi e pratiche. «Detox è definizione chiaramente mutuata da quella usata per il corpo. Si tratta, anche in questo caso, di trovare tempo e modi per una disintossicazione. Bisogna prendere una pausa ma “staccare” non è facile per tutti. Non si tratta solo di problemi di tempo. Tanti portano il lavoro mentalmente con sé anche in vacanza». 
I percorsi di detox mentale ed emotivo si possono affrontare da soli o, nei casi più complessi, ci si può far guidare da esperti. «Oggi sono molte usate le tecniche mindfullness, perché poggiano sul fatto di sgomberare la mente, concentrandosi sul respiro e sull’interiorità.

Ci sono corsi anche in tante palestre». L’inizio dell’anno è un buon momento per dedicarsi alla “disintossicazione” da emozioni e pensieri negativi.


I RITMI 

«Di norma, alla ripartenza, dopo un periodo di vacanza, ci si pone l’obiettivo di trovare periodi e spazi per sgomberare la mente. Non sempre, però, i buoni propositi vengono mantenuti. Affiancare il detox digitale, dalla Rete, può aiutare. Essere continuamente connessi, infatti, può rendere più difficile “staccare”. Sarebbe fondamentale dedicare più tempo a se stessi, liberandosi di tutto ciò che è invasivo. Ed è proprio la percezione che una cosa invada i nostri spazi a farsi bussola per il detox». Trovare tempo per sé non implica necessariamente regalarsi una vacanza, possono bastare piccole pause quotidiane. «Esattamente come accade per il fisico - sottolinea Giannini - anche per la mente occorre alternare le attività. Pensare costantemente alle scadenze di lavoro, ad esempio, crea un sovraccarico cognitivo ed emotivo. Servono momenti di relax e creatività, pause rigeneranti. Nella pratica, ciò significa fare respirazione, prendersi una tisana, uscire per una passeggiata o magari dedicarsi allo yoga. Più in generale, fare qualcosa che piaccia davvero. Ciò che conta è interrompere la continuità dei pensieri negativi, intrusivi». 


IL METODO

Esercizi pratici, stress - quello buono - respirazione, sfogo e tre domande “al posto giusto” - «Di cosa ho bisogno in questo momento per stare bene? Ho preso del tempo per me in questo periodo? Di cosa sono grata o grato in questa giornata?» - sono gli ingredienti per una mente più snella proposti dalla psicologa e psicoterapeuta Francesca Ferronato sul proprio sito, come ricetta detox per la mente. Chiave è lo sfogo emozionale. «Se sento rabbia posso correre, urlare, picchiare un cuscino, Se sono triste posso piangere, chiedere un abbraccio, ascoltare e cantare musica che mi piace», rimarca. 
Alla Farmacia dell’Ospedale, a Piacenza, suggeriscono, come primo passo, «fare uno schema della nostra giornata tipo», per individuare aree e momenti di stress. Poi, «dedicare un’ora al giorno a ciò che ci regala gioia e serenità». Una buona alimentazione aiuta a sentirsi meglio. In caso servano, si può fare ricorso anche a integratori utili alle funzioni cerebrali e cognitive, i più usati «sono a base di olio di pesce concentrato». Perché i pensieri positivi vanno - ben - alimentati. 

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