Il cervello, questo sconosciuto. Viaggio affascinante nei meandri dell’organo più interessante dell’universo per capire la sua eventuale interazione con l’intelligenza artificiale. E il pubblico di un simile approfondimento, nella Sala della Lauree del Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza, è quello delle grandi occasioni. A condurre il gioco, o meglio una lectio magistralis, è il professor Giulio Maira, neurochirurgo di fama internazionale. Lo accoglie il professor Beniamino Caravita, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico. In prima fila siede la consorte dell’illustre oratore, l’interior designer Carla Vittoria Maira, in delizioso cappotto rosa su tailleur scuro. Accanto a lei prende posto Iaia Covelli, moglie di Caravita e presidente del Tribunale di Viterbo. E non può mancare il prestigioso appuntamento la conduttrice Rai Vira Carbone, molto attenta ai temi sanitari, in ampio cappotto grigio su look scuro. Ecco il neurochirurgo Christian Brogna. I pochi presenti sono tutti ovviamente a distanza di sicurezza, contingentati e protetti da adeguate mascherine. In sala ci sono alcuni, sparsi, studenti. Mentre la maggior parte del pubblico si collega sulla piattaforma digitale Zoom.
Tra gli spettatori virtuali si individuano, sul grande panel, due care amiche della famiglia Maira: il Premio Oscar per le scenografie Francesca Lo Schiavo e la stilista Anna Fendi. Il tema affascina. «Il nostro cervello – spiega Maira – può compiere 38 miliardi di operazioni al secondo e possiede 86 miliardi di neuroni.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout