Caldo record e ipertensione, i consigli del cardiologo: «Ecco i tre cibi da evitare»

Rigenerarsi grazie alle vacanze trasformando le ferie in una medicina per corpo e mente

Antonio Giuseppe Rebuzzi, professore di Cardiologia alla "Cattolica" di Roma
di Antonio Rebuzzi
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Giovedì 13 Luglio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 10:35

Tempo di vacanze. Dopo un anno di lavoro finalmente relax. Anche il cuore riposa? In parte sì. In ferie si dorme di più, e con il sonno il muscolo rallenta i suoi battiti e la pressione si riduce. Come succede ogni notte. Solo che in vacanza non mettiamo più la sveglia. Anche lo stress quotidiano viene meno. E questo contribuisce alla riduzione della frequenza e della pressione, visto che gli ormoni adrenergici (quelli prodotti nei periodi di stress) si riducono. I ritmi circadiani (quelli regolati dal ritmo sonno-veglia) si modificano, ma non in maniera significativa tanto da provocare importanti cambiamenti alla funzione del cuore.

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Le abitudini alimentari corrette


Si modificano, invece, spesso le abitudini alimentari. In vacanza si mangia di più, e questo è indubbiamente un pericolo potenziale soprattutto per i cardiopatici e per le persone che hanno fattori di rischio cardiovascolare come i diabetici. Conviene ovviamente scegliere alimenti di facile digestione, in particolare frutta e verdura, e limitare carni rosse ed insaccati. E limitare i formaggi, specie quelli stagionati, più ricchi di colesterolo. Via libera invece al pesce (non crostacei o mitili) ricco di acidi grassi polinsaturi, vero aiuto per le nostre arterie.

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I consigli


Consigli per ipertesi: misurare più spesso del solito la pressione arteriosa se si prendono farmaci antiipertensivi.

Il caldo, infatti, determina vasodilatazione delle arterie e, conseguentemente, una riduzione della pressione. Se cala troppo, meglio consultare il proprio cardiologo per decidere insieme se non sia il caso di ridurre qualcuno dei farmaci.

La montagna e l'altitudine

Se si va in montagna il discorso può essere differente. Il caldo può non essere così elevato ma andare oltre una certa altitudine può provocare un innalzamento della pressione. Non è utile modificare immediatamente la terapia, ma avere a disposizione un farmaco per le emergenze. Il medico saprà consigliare quello più adatto.

Chi deve mangiare più salato

Gli ipotesi invece dovranno fare i conti con una pressione che, con il caldo, potrebbe abbassarsi in maniera significativa. Necessario quindi idratarsi abbondantemente e, magari, mangiare leggermente più salato. Attenzione poi se si prende il sole. Non alzarsi all’improvviso. La bassa pressione potrebbe provocare qualche giramento di testa o uno svenimento. Meglio alzarsi “al rallentatore” consentendo al cuore di adattarsi alla nuova posizione soprattutto se si è anziani e quindi le arterie e il cuore non sono più quelli di una volta.

Antonio Rebuzzi, Professore di Cardiologia all'Università Cattolica di Roma

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