Roma, il ristorante degli orrori con blatte e cibi scaduti: licenza sospesa e maxi-multa da 9mila euro

In un locale accertata anche la presenza di 4 lavoratori in nero

Roma, il ristorante degli orrori con blatte e cibi scaduti: licenza sospesa e maxi-multa da 9mila euro
di Flaminia Savelli
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 08:49

Blatte, sporcizia, alimenti mal conservati o scaduti e lavoratori impiegati senza contratto. Gli agenti del distretto Tiburtino hanno avviato una serie di controlli mirati nei bar e nei locali nella periferia est della Capitale che si sono conclusi con multe per oltre 20mila euro e licenze sospese. A Case Rosse sono stati 3 gli esercizi in cui gli agenti hanno proceduto con le ispezioni. Insieme agli agenti di polizia, gli ispettori sanitari durante l'ispezione in un ristorante etnico hanno trovato blatte, insetti infestanti e gravi condizioni igienico sanitarie sia nel magazzino che nei locali adibiti alla consumazione. Hanno quindi proceduto con una maxi multa da oltre 8 mila euro e una sospensione della licenza. Altre due attività di ristorazione sono state invece sanzionate per l'inosservanza delle norme finalizzate al contrasto del lavoro irregolare e per l'inosservanza della normativa inerente la sicurezza sul posto di lavoro. In una delle attività, gli ispettori del lavoro hanno accertato che erano quattro gli addetti alla ristorazione senza contratto.

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Gli agenti hanno quindi proceduto con una multa da 9,700 euro.

Anche nella seconda attività gli ispettori hanno accertato la presenza di quattro dipendenti non regolarmente assunti e dunque hanno proceduto con una sanzione analoga. In questo caso, però, poliziotti e ispettori hanno riscontrato anomalie inerenti le norme di sicurezza all'interno del bar: le uscite di emergenza del locale infatti erano intralciate dai cavi di alimentazione dei frigoriferi e non era stata avviata la procedura per l'autorizzazione dell'Ispettorato del lavoro per l'istallazione di un impianto di videosorveglianza all'interno della sala dedicata alla somministrazione.

"ALTO IMPATTO"

I controlli sono stati disposti e organizzati nell'ambito del servizio "Alto Impatto" predisposto a San Basilio e che ha visto, appunto, impegnati gli agenti del IV distretto in collaborazione con gli uomini del reparto cinofili dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e del reparto prevenzione crimine Lazio. Non solo bar e ristoranti: nel corso del servizio "Alto impatto" sono stati eseguiti accertamenti alle stazioni della linea B della metro Rebibbia e Ponte Mammolo. Durante l'attività sono state dunque identificate 293 persone, 126 delle quali straniere, e controllati 28 veicoli. Inoltre, gli investigatori hanno sanzionato amministrativamente una persona per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale perché sorpresa con circa 2 grammi e mezzo di hashish. Infine un'altra è stata denunciata per ricettazione poiché trovata in possesso di una smart TV di dubbia provenienza.

TORBELLA

Gli stessi controlli sono stati disposti anche a Tor Bella Monaca lo scorso 10 gennaio dove Nas e ispettori del lavoro hanno chiuso il locale per carenze igieniche, sanzionato il barista per mancanza di autocontrollo sugli alimenti e carenze igienico-sanitarie, con presenza di feci di animali infestanti nel locale magazzino con conseguente sospensione dell'attività. Nello specifico, nei controlli sono state coinvolte cinque attività. Anche in questo caso, un esercizio commerciale è stato sanzionato per aver impiegato due cittadini clandestini, sprovvisti di documenti utili al soggiorno, e gli è stata sospesa l'attività fino alla regolarizzazione degli illeciti contestati. Infine altri due minimarket sono stati sanzionati per carenze igienico-sanitarie e strutturali. Quindi i controlli amministrativi in altri quattro locali: in una delle attività è stata contestata la violazione della normativa relativa all'orario di funzionamento degli apparecchi di vincita di denaro nelle sale da gioco e quindi, una sanzione di 10mila euro.

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