Quando giocare a pallone ti regala il senso della vita

Quando giocare a pallone ti regala il senso della vita
di Mimmo Ferretti
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Domenica 27 Gennaio 2019, 00:00
Si può giocare a pallone per passione. Si può giocare a pallone anche per soldi. Ma c’è pure chi lo fa per trovare il senso della propria vita. E c’è chi parte dalla fine del mondo (cit. Bergoglio), arriva in Italia semplicemente per continuare a vivere, sognando ogni attimo un futuro migliore, e si ritrova - trasportato dal suo talento - protagonista su un campo di calcio. E attraverso il calcio legittima il suo essere uomo. C’è chi gioca in Prima Categoria e chi con la Roma Primavera, ma la sostanza non cambia: il calcio, in entrambi i casi, diventa strumento di vita. E non conta il colore della pelle; non conta essere bianco, nero o giallo. Conta soltanto saper giocare a pallone. I campi di calcio sono aperti a tutti in ogni angolo del mondo, anche nei posti più impensabili. Laddove c’è un bambino, c’è un pallone che rimbalza. E non serve neppure essere bravi come Cristiano Ronaldo o Messi per guadagnare spazio: basta saperci un po’ fare e metterci tutto se stessi. Consiglio superfluo per chi è partito dal Senegal o dal Gambia per inseguire la vita e si è ritrovato a Roma o dintorni con gli scarpini ai piedi. La cosa bella, ora, sarebbe non farglieli togliere.
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