Ostia, protesta a Capocotta: «Togliete le macerie e riaprite le strutture»

di Mirko Polisano
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Lunedì 13 Maggio 2024, 07:55

Un abbraccio sul bagnasciuga lungo e intenso. Un flash mob per chiedere al Campidoglio di non abbandonare Capocotta: «Riaprite le strutture e restituiteci la spiaggia con tutti i servizi, bella e funzionale come è sempre stata. È un patrimonio di Roma e dei romani». In centinaia si sono presi per mano e hanno gridato: «We love Capocotta». Un’onda rossa - per il colore delle magliette che tutti hanno indossato - per esprimere il proprio dissenso contro l’attuale gestione del chilometro di spiaggia lungo la via Litoranea e al confine con il Villaggio Tognazzi. «Una manifestazione – evento - hanno detto gli organizzatori - per sollecitare la rapida riapertura di Capocotta e la bonifica delle macerie del Mecs Village, il chiosco andato in fumo il 10 marzo scorso». Una marcia solidale pacifica che parte dal Zagaja e dopo un’ora si è trasformata in un abbraccio collettivo per «riaprire Capocotta con urgenza – fanno sapere - se non si prendono le giuste decisioni, la stagione potrebbe ripartire addirittura a luglio».

Poi una nota polemica per le rovine del Mecs ancora sulla sabbia, giudicate pericolose. «Sono passati due mesi dal rogo che ha distrutto quel chiosco – incalzano gli organizzatori - il sindaco Gualtieri si è precipitato a farsi vedere e a fare annunci tranquillizzanti che a questo punto sanno solo di pubbliche relazioni istituzionali. Questo weekend centinaia di famiglie con bambini si sono recati in spiaggia per un bagno al mare ed una giornata di riposo. A proteggerli da quelle macerie c’è solo un nastro giallo ormai strappato. È inaccettabile. Uniamoci insieme in un coro di proteste per far sentire il Cuore di Capocotta». Spiagge che restano anche isolate, visto che la linea 07 dal primo maggio - causa buche e dissesto della strada - non transita più sulla via Litoranea. Lidi abbandonati, in tutto e per tutto.

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