Imperatore Adriano, i viaggi segreti svelati dagli scavi di Ostia: la scoperta eccezionale della stele

Un frammento di marmo bianco di sette righe scritte con cura che raccontano di viaggi "segreti" dell'imperatore, con date precise di partenze e ritorni, tra l'Africa e Atene, seguendo le trasferte strategiche di una scacchiera politica

I viaggi segreti di Adriano svelati dagli scavi di Ostia: la scoperta eccezionale della stele
di Laura Larcan
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Lunedì 26 Giugno 2023, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 13:55

Le memorie di Adriano svelate da una preziosa lastra di pietra incisa restituita dagli interri di Ostia Antica. Un frammento di marmo bianco di sette righe scritte con cura che raccontano di viaggi "segreti" dell'imperatore, con date precise di partenze e ritorni, tra l'Africa e Atene, seguendo le trasferte strategiche di una scacchiera politica. Cronache del 128 d.C., che vengono narrate con ricchezza di dettagli in quello che l'équipe del parco archeologico di Ostia Antica definisce «un reperto di straordinaria importanza». Perché quello riportato alla luce durante lo scavo nell'area del Foro di Porta Marina, subito fuori la cinta muraria di età repubblicana, una zona poco nota al grande pubblico, è un frammento dei cosiddetti Fasti Ostiensi. Quasi una sorta di "gazzetta" degli eventi più importanti dell'epoca.

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LA RICERCA

«Ritrovare un reperto del genere oggi è un evento piuttosto raro», riflette il direttore del parco Alessandro D'Alessio, che ha guidato il progetto di scavo OPS - Ostia Post Scriptum con Luigi Caliò dell'Università degli Studi di Catania. «Il testo si riferisce certamente a fatti e avvenimenti accaduti a Roma nel 128 d.C., sotto il regno dell'imperatore Adriano - avverte D'Alessio - Incrociando le informazioni che emergono da questo testo con quanto sappiamo da altre fonti, sia letterarie che epigrafiche, numismatiche e di altro genere, possiamo con buonissime ragioni restituire informazioni strepitose su Adriano».

Nel dettaglio, l'1 gennaio de 128 d.C. Adriano assunse il titolo di pater patriae e la moglie Sabina quello di Augusta. Proprio per celebrare l'assunzione di questi titoli l'imperatore distribuì al popolo del denaro. Il 10 aprile del 128 d.C. Adriano partì per l'Africa. Tornato a Roma tra la seconda metà o fine di luglio e gli inizi di agosto e prima di ripartire per Atene, Adriano consacrò probabilmente un tempio, nell'Urbe. Quale?

IL MONUMENTO MISTERIOSO

«Esistono due possibilità - risponde D'Alessio, che sta studiando l'epigrafe con Filippo Marini Recchia - il Pantheon o, più probabilmente allo stato attuale della nostra ricerca, un tempio non già esistente, e cioè il Tempio di Venere e Roma, della cui consacrazione sapremmo adesso la data esatta: la prima metà di agosto, se non proprio l'11 agosto, stesso giorno della sua ascesa al trono nel 117, del 128 d.C.». Pensare che le scoperte di alcuni frammenti dei Fasti Ostiensi risalgono al 1938 e al 1969. «Nel caso del rinvenimento di un'iscrizione oggi - spiega D'Alessio - la rilevanza e la suggestione aumentano, perché si tratta di documenti di importanza primaria, cioè di fonti epigrafico-letterarie di prima mano, in questo caso, pubbliche, ufficiali, che ci raccontano il sistema della comunicazione nel mondo antico». Il nuovo frammento di oltre dodici centimetri di lunghezza, riporta almeno 7 righe fitte di lettere e parole. «La scoperta di questo frammento epigrafico è straordinaria, in quanto ci restituisce in poche righe una tale quantità di informazioni e precisazioni sul regno e sull'attività di Adriano che prima non possedevamo», sottolinea Alessandro D'Alessio. Tanto straordinaria quanto casuale. Come spesso accade, solo l'ultimo giorno della campagna, ripulendo e scavando, sono riaffiorate le memorie di Adriano. Ora le indagini continuano.

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