Elena Uccello, la mamma del bimbo morto a Casal Palocco: «Lo cercavo tra le lamiere». Oggi i funerali di Manuel

Il papà della ragazza a bordo del suv: «Mia figlia ha soccorso subito il bimbo. A quei ragazzi ha chiesto solo un passaggio»

La mamma del bimbo morto a Casal Palocco: «Lo cercavo tra le lamiere». Oggi i funerali di Manuel
di Michela Allegri e Camilla Mozzetti
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Mercoledì 21 Giugno 2023, 00:23 - Ultimo aggiornamento: 10:22

Ricorda solo di aver cercato i suoi bimbi, di essersi preoccupata per loro. Ma di quel bolide da 660 cavalli che si è schiantato contro la sua auto, Elena Uccello, 29 anni, alla guida della Smart “ForFour”, per ora non ricorda nulla che possa essere di aiuto agli inquirenti per ricostruire la dinamica del terribile incidente avvenuto ormai una settimana fa a Casal Palocco. Oggi saranno celebrati i funerali del figlio maggiore, Manuel Proietti, 5 anni, deceduto in ospedale a causa dell’impatto. La famiglia ha chiesto il massimo riserbo per poter vivere in silenzio e unita questo momento di profondo dolore. Ma intanto va avanti l’inchiesta coordinata dalla Procura per risalire alle cause dello schianto. Ieri è stata sentita la mamma di Manuel: i suoi ricordi sono confusi e frammentari, ha vuoti di memoria, probabilmente a causa del trauma.

LE INDAGINI

Per questa vicenda, Matteo Di Pietro, youtuber e “leader” del gruppo “The borderline”, che ha noleggiato la Lamborghini Urus per realizzare una sfida social, è attualmente l’unico indagato per omicidio stradale e lesioni. Nei giorni scorsi gli inquirenti hanno disposto nei suoi confronti un esame tossicologico di secondo livello, per stabilire con esattezza la data dell’assunzione. Subito dopo l’incidente, infatti, nel suo sangue sono state trovate tracce di cannabinoidi. Resta al vaglio della Procura la posizione dei compagni di “sfida”: Simone Dutto, Vito Loiacono e Alessio Ciaffaroni, che erano a bordo del suv noleggiato, con regolare contratto, dalla società “Skylimit”.

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Nella vettura c’era anche un quinto passeggero: una ragazza - Gaia Nota, 20 anni - che è salita sulla Lamborghini solo perché le era stato offerto un passaggio per tornare a casa.

La giovane è estranea alla vicenda, ovvero alla realizzazione della challange rivelatasi poi mortale. I carabinieri di piazzale Clodio non hanno proceduto nei suoi confronti con alcuna perquisizione. La ragazza è stata ascoltata, in qualità di testimone, e ai militari ha raccontato cosa è accaduto. Il padre della giovane ribadisce l’estraneità della figlia che quel pomeriggio stava rincasando per continuare a studiare e prepararsi in vista del saggio di danza che poi è saltato.

Addolorato per quanto accaduto il padre spiega: «Era salita su quella macchina per fare appena 500 metri e tornare a casa, non è una youtuber, ma una studentessa universitaria che quel pomeriggio era andata a dare lezioni private ad alcuni amici». «Noi la stavamo aspettando a casa - prosegue il padre - poi abbiamo ricevuto la chiamata dall’ospedale». Gaia Nota non ha riportato fratture o traumi, l’impatto è stato violento e, nonostante la paura, «è scesa dall’auto e il suo primo pensiero è stato quello di correre verso la Smart - aggiunge ancora il padre - ha tenuto in braccio quel povero bambino fino all’arrivo dei soccorsi, noi siamo dilaniati per questa tragedia e anche lei, vittima di un dramma assurdo. Siamo profondamente vicini alla famiglia di Manuel».

 

LE MINACCE

Gli youtuber coinvolti, in questi giorni hanno ricevuto innumerevoli minacce di morte sui social, tanto da dover oscurare ogni profilo. La stessa cosa è successa alla fidanzata di Di Pietro, anche se non era a bordo della Lamborghini.

I militari dell’Arma, intanto, stanno analizzando i materiali video sequestrati nelle abitazioni dei quattro ragazzi. Sono stati acquisiti per le copie forensi i cellulari e dovrebbero essere recuperati anche eventuali video cancellati dopo lo scontro.

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