Roma, aumentano le strisce blu: via 16mila posti gratuiti. E salgono anche le tariffe

Previsto un aumento per la sosta oraria nelle zone vicine al Centro Storico

Roma, aumentano le strisce blu: via 16mila posti gratuiti. E salgono anche le tariffe
di Camilla Mozzetti
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Sabato 3 Settembre 2022, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 17:58

Era stato già annunciato in campagna elettorale: 30 settembre, stazione di Ponte Mammolo, tra gli interventi per il capitolo trasporto l'allora candidato Roberto Gualtieri - oggi primo cittadino - disse che le strisce blu non sarebbero diminuite ma aumentate, ricordando come in epoca alemanniana con l'aumento delle strisce bianche l'Atac perse 4 milioni di euro l'anno per il disincentivo ulteriore all'utilizzo del trasporto pubblico. L'obiettivo dunque era ed è chiaro: diminuire il ricorso al mezzo privato a favore di quello pubblico per frenare traffico ed inquinamento e rialzare (per quanto possibile) gli incassi della municipalizzata del trasporto pubblico. Dalle parole, pronunciate un anno fa, si arriva oggi ai fatti giacché il Campidoglio e l'assessorato preposto, di concerto con l'Agenzia per la Mobilità, stanno lavorando al piano per aumentare appunto gli stalli a pagamento. Un piano che, per voce dell'assessore ai Trasporti Eugenio Patanè, dovrebbe entro il mese di ottobre portare da 70 mila a 100 mila i parcheggi soggetti a tariffazione. Ma in che modo? Attraverso una rimodulazione dell'esistente.

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LE STRADE

Da una parte, considerando sempre una datata sentenza della Cassazione per cui sono da considerare illegittime le delibere comunali che istituiscono parcheggi a pagamento senza che su parte della stessa area o su altra nelle immediate vicinanze siano riservati spazi adeguati destinati alla libera sosta, verranno trasformate parte delle strisce bianche.

Ma appunto non tutte. L'ipotesi più certa è che di quelle esistenti in giro per Roma si possa mettere mano, con una seguente trasformazione di colore, a circa 16 mila parcheggi scoperti dalla tariffa. Si procederà poi quasi certamente con la trasformazione in pagamento di alcune aree di sosta ad oggi non regolamentate. Vale a dire stalli dove si parcheggia per abitudine senza comportare problemi al traffico o senza interferire con il Codice della strada ma che non sono né bianchi né blu. Ancora: potrebbe entrare in funzione un nuovo meccanismo di tariffazione che dovrebbe agevolare il ricambio del parcheggio. In che modo?

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PAGAMENTI MODULARI

Prendiamo l'esempio di Prati o di altre zone vicine al Centro frequentate anche da molti professionisti. Non di rado accade che si trovi parcheggio sulle strisce blu, si paghi il tagliando inserendo quattro euro lasciando poi parcheggiata l'auto per l'intera giornata. Dunque alzare la tariffa oraria in queste aree potrebbe portare il guidatore - per non spendere troppo - a lasciare per un tempo minore l'auto in sosta. Analogamente si potrebbe abbassare, man mano che ci si allontana dal Centro, la tariffa oraria in quelle strisce blu più periferiche e decidere laddove si recuperino poi anche in periferia le strisce bianche di adottare un prezzo orario simbolico, eventualmente anche inferiore ad un euro. In questo modo non aumentano le strisce blu ma ci potrebbe essere un maggior ricambio soprattutto nelle aree del Centro dove alla fine trovare parcheggio - sia a pagamento che non - è un'impresa tutt'altro che semplice da vincere. Il piano come anticipato dovrebbe riuscire a vedere la luce entro il prossimo ottobre. Tra i cavalli di battaglia in campagna elettorale, l'attuale amministrazione punta a riorganizzare la mobilità senza la chimera di far scomparire il trasporto privato ma incentivando l'uso dei mezzi pubblici, affianco a questo un'operazione di recupero e miglioramento degli stessi che, duole dirlo, restano tra i peggiori d'Europa, sia in termini di servizio e di qualità che sul fronte del tempo perso in attesa, nei tanti capolinea o fermate, di vedere finalmente il bus arrivare.

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