Sottopassi, parchi e nuovi tram: così il Giubileo cambierà Roma

Nel dossier per l’Anno Santo opere per 1,4 miliardi. «Entro il 2024 la stazione Colosseo sulla Metro C»

Sottopassi, parchi e nuovi tram: così il Giubileo cambierà Roma
di Fabio Rossi
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Giovedì 1 Settembre 2022, 22:54 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 11:24

Trasporti pubblici potenziati e mobilità sostenibile, quartieri da riqualificare e pulizia. Quella del Giubileo è una sfida decisiva per la trasformazione e lo sviluppo della Capitale, che in questi due anni si giocherà un bel pezzo del suo futuro. Nel dossier delle opere da realizzare per il 2025, che arriverà sul tavolo di Palazzo Chigi entro la metà del mese, ci sono le direttrici scelte. Una lista di interventi per 1,4 miliardi di euro: tra i sottovia di piazza Pia, la pedonalizzazione completa di via della Conciliazione, il sottopasso di piazza Risorgimento verso i Musei Vaticani, la riqualificazione dei luoghi giubilari (come le aree della basilica di San Pietro e di San Giovanni) o la manutenzione stradale, compresa quella a cura dell’Anas sulla grande viabilità, fino agli ultimi pezzi delle future tramvie.

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MOBILITÀ

Grande attenzione è dedicata al tema della mobilità, in particolare allo sviluppo del trasporto pubblico. «Molto importante sarà l’apertura della fermata della metro C presso il Colosseo entro il 2024», si legge in una sintesi diffusa da Palazzo Chigi.

La stazione avrà un duplice effetto: oltre a prolungare la linea verde, che attualmente fa capolinea a San Giovanni, creerà un nodo di scambio con la metro B, proprio nel cuore monumentale della Città eterna, con un evidente vantaggio per gli spostamenti di romani, pellegrini e turisti da e per il centro storico. Nel piano del Campidoglio si prevede la realizzazione di tramvie - entro il 2025 è prevista quantomeno la realizzazione della tratta da Termini a largo Argentina della Termini-Vaticano-Aurelio (Tva) - e un piano di manutenzione straordinaria delle metro A e B. «L’Atac rinnoverà massicciamente il proprio parco vetture». Con cinque milioni di euro saranno riqualificate le stazioni ferroviarie più utilizzate dai pellegrini, come quelle di San Pietro, Ostiense e Porta San Paolo.

I QUARTIERI

In programma ci sono interventi di riqualificazione nelle aree che circondano il Vaticano, antistanti alle basiliche e alle stazioni; ma anche la valorizzazione dell’area dei Fori, nel quadro del nuovo piano di assetto dell’area archeologica centrale. Con un milione di euro via della Conciliazione sarà interamente pedonalizzata, mentre a piazza Risorgimento, impegnando 5 milioni, sorgerà un parcheggio interrato e un sottopasso che dovrebbe portare i turisti ai musei Vaticani. Sempre nella stessa sarà inibita al traffico veicolare piazza Pia: sotto, con 70 milioni, sarà costruito un tunnel che si congiungerà con quello di via Gregorio VII. Sarà pedonale anche via Ottaviano (4 milioni) e verrà restaurata la passeggiata del Gelsomino alla stazione di San Pietro (2 milioni). Trenta milioni saranno poi stanziati per una nuova illuminazione. Con 48 milioni dei fondi per l’Anno Santo il Comune proverà a sbloccare i lavori del ponte dei Congressi, Un’integrazione di 20 milioni, poi, servirà per il ponte della Scafa e un altro milione per il ponte dell’Industria. Altri punti: la realizzazione e riqualificazione di percorsi pedonali di accesso alla città, l’attivazione di processi di partecipazione nelle periferie; la sistemazione dell’area di Tor Vergata e il potenziamento delle attività di pulizia e decoro.

I SERVIZI

Una particolare attenzione sarà, inoltre, dedicata al rifacimento del verde pubblico, attraverso la creazione di parchi di affaccio sul Tevere e la riqualificazione del verde in alcune ville storiche. «Verrà inoltre allestito un nuovo Ostello della Gioventù, perché un gran numero di pellegrini sarà composto di ragazze e ragazzi, che testimonieranno in massa la speranza giubilare - si legge nelle linee guida del piano - Verranno potenziati i servizi sociali, perché gli ultimi e i più disagiati possano a loro volta testimoniare la speranza, affinché questa prenda davvero corpo».

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