Roma, da Trastevere a Ponte Milvio, stretta sulla movida selvaggia: se c'è folla, locali chiusi

Roma, da Trastevere a Ponte Milvio, stretta sulla movida selvaggia: se c'è folla, locali chiusi
di Alessia Marani e Francesco Pacifico
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Venerdì 22 Maggio 2020, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 12:28

Finito il lockdown riparte la movida. La prova del nove per scongiurare altri contagi andrà in scena nel fine settimana. Se si dovessero registrare assembramenti difficili da gestire, la sindaca Virginia Raggi potrebbe decidere di intervenire con nuove regole, a partire dalla chiusura anticipata di tutti i locali che somministrano cibi e bevande - ora non rientrano nella suddivisione in fasce orarie stabilite per le altre attività - o almeno di quelli che si trovano nelle aree più critiche. Meno probabile, anche se la normativa lo prevede, che Raggi possa interdire l'accesso a strade o piazze della movida selvaggia: un conto è chiudere i cancelli di un parco, più complicato sbarrare pezzi di città. Mentre la sindaca invita i turisti - «Venite, vi aspettiamo a braccia aperte» - nella Capitale si stanno ripopolando le zone del divertimento, con la gente che si affolla sui marciapiedi e ai tavolini dei locali. E non mancano risse e proteste dei residenti. Proprio a Ponte Milvio molti ragazzi comprano alcoolici dai chioschetti vicino e fanno l'aperitivo sul ponte.

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Affollate anche piazza della Madonna dei Monti, piazza Trilussa e corso Garibaldi a Trastevere, dove giovani e meno giovani mantengono di rado le distanze di sicurezza. Universitari e studenti delle superiori, invece, si danno appuntamento a San Lorenzo o a piazza Bologna. Per ora, il Campidoglio si è limitato a chiedere alla prefettura di intensificare i controlli, facendo affidamento sulla responsabilità di esercenti e dei romani. Sorseggiare un Mojito o uno Spritz in compagnia senza rispettare le regole potrebbe costare caro: dai 400 ai 3mila euro di sanzione. Il dispositivo preparato dal Questore Carmine Esposito dopo il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di ieri mattina è imponente e coinvolge tutte le forze dell'ordine per mettere in strada un migliaio di uomini.
 
 


Le indicazioni per il coordinamento sono state sviluppate in una videocall nel pomeriggio con i rappresentanti interforze. L'imperativo è evitare gli assembramenti sulle piazze più gettonate dove, in era pre-Covid, si riunivano migliaia di ragazzi. E dove, in alcuni casi, i cittadini hanno già segnalato criticità. Rissa a Ponte Milvio, regno degli ultras del fu Diabolik, con due ex Irriducibili fermati (l'unione tra tifo e frange dell'ultradestra che cavalcano il malcontento è attenzionato dalle Digos di Italia); gruppi di giovani senza mascherine e schiamazzi molesti a Monti («Un muro di persone tra cui devono farsi largo i residenti», denuncia Nathalie Naim, del I Municipio); giovani ammassati a Trastevere dove la mattina al risveglio restano evidenti i segni della baldoria: rifiuti e bottiglie vuote. La presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, il 19 maggio ha subito scritto a Raggi, prefetto, Zingaretti e all'assessore regionale alla Sanità D'Amato per chiedere «la presenza fissa di pattuglie o controlli assidui nella fascia tra le 22 e le 4 del mattino» a San Lorenzo e a piazza Bologna. Saranno presidiate con pattuglie appiedate e in movimento - oltre Ponte Milvio, Trastevere e Monti - piazzale delle Province, piazza Sempione, il Pigneto, San Lorenzo, Campo de' Fiori, l'area del Pantheon e dei locali intorno a piazza Navona, Testaccio e l'Ostiense. Anche se non ovunque i locali sono tutti già riaperti. Nelle zone più calde stazioneranno i blindati di Polizia e Carabinieri. Altro nodo le periferie: nelle piazze di quartiere i Vigili saranno pronti a intervenire soprattutto su segnalazione dei cittadini.

L'APPELLO
Un faro sarà acceso sul lungomare di Ostia, in prossimità dei bar e dei chioschi. Pattuglie della Municipale sguinzagliate a Castelporziano e Capocotta o nei parchi della Capitale. Appello a gestori e clienti dalla Fipe Confcommercio. «Se la curva dei contagi dovesse tornare a salire e fosse necessario disporre ulteriori chiusure, sarebbe un dramma per tutti - avverte Luciano Sbraga, responsabile di Roma - Invitiamo i gestori a fare da argine contro la movida irresponsabile. Contiamo sull'aiuto delle forze di pubblica sicurezza per evitare assembramenti e mettere in sicurezza anche chi pensa che il coronavirus sia ormai sconfitto». Il Campidoglio studierà i report dei controlli in modo da valutare con la prefetta Gerarda Pantalone misure successive. Il mood è: sensibilizzare e fare rispettare il distanziamento, senza reprimere. Ma, in presenza di comportamenti sono irresponsabili, prima di tutto, viene la tutela della salute da tutelare.

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