Furti e rapine, sgominata baby gang: il boss era "la perfida", una ragazza di 17 anni

Sgominata baby gang, terrore di Roma Sud: il boss era "la perfida", una ragazza di 17 anni
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Sabato 9 Marzo 2019, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 09:48

E' stata individuata dalla polizia una agguerrita baby gang che imperversava principalmente nella zona della fermata della metro di Acilia, nel quadrante sud di Roma, ma anche in altre zone della Capitale. Estorsioni, furti, rapine e pestaggi, i reati di cui dovranno rispondere, a vario titolo, 4 minorenni, di cui tre arrestati. Le indagini, scattate alcuni mesi fa, sono state condotte dagli agenti del commissariato Lido, diretto da Eugenio Ferraro.

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Il capo della banda era una quindicenne di origine romene detta "la perfida". Era lei, l'unica ragazza del gruppo, il terrore delle vittime. Linguaggio scurrile, un dialetto romano accentuato e i modi propri del boss, non si è lasciata intimorire nemmeno dai poliziotti che l'hanno portata in Commissariato per esser poi trasferita nel carcere minorile di Casal del Marmo.

A contraddistinguere la banda era la crudeltà usata con le vittime, sproporzionata rispetto a bottini miseri. Un 60enne intervenuto per scongiurare la rapina a una ragazza, ha pagato il proprio coraggio finendo in ospedale con la testa rotta.

Non solo minorenni di Acilia, con precedenti specifici e situazioni familiari difficili alle spalle. Tra i componenti della baby gang che nel quartiere popolare del X municipio stava mettendo le basi per diventare il gruppo criminale egemone, c'erano anche coetanei o maggiorenni incensurati, italiani, cresciuti da gente per bene, spesso in trasferta dalla città, come nel caso di un ragazzo che ogni giorno faceva il pendolare da San Lorenzo per mettere a segno i colpi con la banda.

Sono circa 40 in 5 mesi gli episodi, tra rapine, furti e aggressioni, che vedono come protagonista la baby gang sgominata dai poliziotti. Gli arrestati sono appunto quattro minorenni, a cui si aggiungono 8 denunciati, tra cui ragazzi italiani che si sarebbero uniti sporadicamente. Gli arrestati sono tre romeni e un egiziano, considerati il nucleo della banda che era diventata l'incubo del quartiere di Acilia.

Tra le vittime anche un bambino delle scuole medie a cui, per dispetto, non trovando nulla nello zaino, hanno gettato i libri sui binari. Diverse le segnalazioni che sarebbero arrivate alla polizia dal personale Atac in servizio in stazione. La baby gangnon esitava ad aggredire anche per pochi spicci o beni di scarso valore. In un caso hanno mandato in ospedale anche due adulti, intervenuti per difendere un ragazzo che stavano rapinando. Non hanno esitato a minacciare e derubare anche i gestori del bar all'interno della stazione, due cittadine cinesi, e ad aggredire un ambulante nordafricano ribaltandogli il banchetto all'esterno della stazione.

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