Ladispoli, aprono al finto tecnico: marito e moglie derubati in pieno giorno

Ladispoli, aprono al finto tecnico: marito e moglie derubati in pieno giorno
di Emanuele Rossi
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Sabato 27 Febbraio 2021, 14:04

«Io e mio marito gli abbiamo aperto la porta, era così credibile, invece quel tizio ci ha portato via i ricordi di una vita». A Ladispoli è la testimonianza di una residente nel quartiere Messico. È lì, in via La Spezia, in un’abitazione dove a fianco c’è una scuola elementare e di fronte attività commerciali, che i ladri hanno colpito indisturbati e in pieno giorno. Malviventi professionisti e a quanto pare esperti nel raggirare le loro vittime, preferibilmente anziane. A volte si fingono medici della Asl, come accaduto nell’ultimo periodo durante qualche tentativo andato a vuoto, in altre occasioni si trasformano in tecnici della luce o del gas. «Aveva la divisa adatta, – racconta la donna – era italiano e poi come avere dei dubbi intorno a mezzogiorno e mezza circa? Ha suonato il campanello per dirci che doveva effettuare delle verifiche nell’appartamento per via di una fuga di gas. Ci ha fatto staccare la luce e internet. Voleva controllare anche il contatore dell’acqua. È stato velocissimo, ci ha derubato, altro che operaio. Non abbiamo trovato più i nostri effetti personali, argenteria e qualche gioiello a cui eravamo tanto legati».

 Non è chiaro se fosse un malvivente solitario o avesse un complice, magari fuori ad aspettarlo. Sul fatto è stata presentata una denuncia alla caserma dei carabinieri di via Livorno. «Sinceramente non siamo riusciti a capirlo – cerca di ricordare la vittima – se fuori c’era un palo. Su questo non sono sicura.

Ma quell’uomo forse ha spruzzato qualcosa che sembrava proprio gas e l’odore ci faceva tossire. Complimenti a lui, è stato bravissimo, ma certo non gli auguro ogni bene». La pensionata ladispolana e suo marito si sono resi conto pochi minuti dopo di quello che era accaduto. L’istinto della donna è stato subito quello di scrivere su Facebook mettendo in guardia gli altri cittadini. E il tam tam sui social si è innescato immediatamente, tanto che altri abitanti hanno segnalato di aver ricevuto le stesse “visite” a domicilio. «Da mia madre in un condominio di via Ancona ha suonato un tizio ambiguo dicendo che voleva far compilare un modulo per il gas: ovviamente non abbiamo aperto», è quanto afferma Simona. «Di mattina in via Londra, quartiere Cerreto, è venuto un uomo vestito di scuro con mascherina e cappello con visiera. Chiedeva con insistenza di poter entrare dentro casa per la lettura del contatore dell’acqua. Quando gli ho risposto che avrei chiamato il 112, è fuggito», scrive invece Federico. E proprio i carabinieri – attraverso la risposta al Messaggero di Marco Belilli, maggiore della compagnia di Civitavecchia – hanno annunciato in queste ore di aver intensificato i controlli nel tentativo di smascherare queste truffe a domicilio. «I carabinieri ci sono e sono vicini ai cittadini – è quanto ha dichiarato Marco Belilli - l’appello che rivolgiamo a tutti è quello di allertare sempre le forze dell’ordine e di denunciare ogni movimento sospetto». 

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