Anzio, spiagge trasformate in discarica dopo le mareggiate: centinaia di assorbenti

Una delle spiagge di Anzio trasformata in discarica
di Antonella Mosca
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Martedì 7 Gennaio 2020, 12:11
Domenica sono “scesi in campo” anche i ragazzi delle giovanili del baseball per pulire le spiagge di Anzio che - dopo le mareggiate a ridosso di Natale - sono diventate la pattumiera di rifiuti di ogni tipo, rigettati dal mare sulla battigia. ‘Salviamoci le spiagge’ della società sportiva Asd Dolphins Baseball Team di Anzio è stata un’altra delle iniziative per tentare di dare un minimo di dignità al mare d’inverno, come quelle di associazioni ambientaliste, gruppi di cittadini e amministrazione comunale. Ma la lotta è impari, stando alle quantità e varietà di rifiuti raccolti anche domenica in un solo arenile. Tra l’altro perdura il fenomeno della presenza di scarti di assorbenti igienici su tutto il litorale, denunciato da un turista il 26 dicembre, anche se il Comune aveva assicurato che avrebbe fatto svolgere una pulizia straordinaria degli arenili alla Camassa Ambiente, la ditta che gestisce il servizio raccolta rifiuti.

«Abbiamo organizzato la pulizia della spiaggia - dice il Team dei Dolphins - per contribuire alla difesa del mare e degli arenili che in queste settimane sono stati invasi di rifiuti e plastica trasportati a riva dalle forti mareggiate. Educhiamo i nostri ragazzi ad agire in prima persona invece di aspettare che gli altri risolvano i nostri problemi».
Così piccoli atleti, genitori, fratelli e sorelle, dirigenti sportivi e cittadini hanno ripulito la spiaggia di Lido di Cincinnato: riempite oltre 50 buste di immondizia, trasportate in strada e poi raccolte dai mezzi della Camassa Ambiente. «La spiaggia era molto sporca - dice uno degli adulti - ma la cosa che saltava di più all’occhio era quella distesa di assorbenti igienici. Una situazione indecorosa che riguarda tutto il litorale da Anzio fino a Nettuno. Io passeggio spesso in spiaggia e li ho visti in entrambe le città, anche se ad Anzio il problema è più grave. Qualcuno si deve mettere in moto per capire cosa sia accaduto». Già dalla prima segnalazione di dicembre si era parlato di problemi ai depuratori, poi smentiti. Però il mare ributta in spiaggia da circa 2 settimane quel tipo di materiale in gran quantità. E se non si tratta di un guasto agli impianti di depurazione - che comunque andrebbe ben verificato - ma di sversamenti abusivi, magari di qualche autospurgo che lavora a livello industriale, si tratta di un pesante reato ambientale. I volontari segnalano anche il degrado generale della costa.
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