Roma, pochi spazzini la domenica: Ama si inventa un bonus. I​potesi di un “turno movida” per la raccolta

In alcuni weekend in servizio solo la metà degli operatori nonostante gli straordinari

Roma, Ama inventa un bonus per gli spazzini: la domenica sono pochi
di Francesco Pacifico
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Lunedì 7 Febbraio 2022, 00:15

In alcune domeniche è mancata all’appello anche la metà degli operatori e degli spazzini. Tanto che ora Ama pensa a un incentivo per serrare le fila e aumentare le presenze nel fine settimana. Per completare le squadre nel weekend, in via Calderon de La Barca, si fa molta fatica: tra il 30 e il 40 per cento dei dipendenti non dà la disponibilità a coprire i turni, rinunciando allo straordinario. 
E questo sta creando non pochi problemi alla municipalizzata, anche perché sabato e domenica le squadre devono fare i conti con il lascito della movida: tappeti di bottiglie da raccogliere sui marciapiedi, cassonetti stracolmi da svuotare nei pressi di bar e ristoranti, strade da spazzare più sporche del solito. Con l’effetto che alcuni quartieri della Capitale si risvegliano di domenica mattina con i secchioni ancora pieni.

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In quest’ottica l’azienda - che da anni lamenta il bisogno di assumere almeno un migliaio di addetti in più - deve fare di necessità virtù per risolvere il problema. E in attesa dell’ingresso di nuovi spazzini, guarda all’ennesimo incentivo per convincere i suoi dipendenti a lavorare anche nei fine settimana.

Al riguardo a novembre ci furono grandi polemiche dopo che la municipalizzata - su input del Campidoglio - aveva erogato un bonus fino a 360 euro per velocizzare la pulizia straordinaria voluta da Gualtieri, pagato a chi non si fosse assentato o messo in malattia.

Già questa settimana dovrebbero partire le trattative tra l’Ama e i sindacati per riorganizzare i turni del sabato e della domenica. Senza dimenticare che in queste giornate l’azienda sconta di più alcuni problemi collaterali: i camion - soprattutto quelli per lo spazzamento - sono ancora pochi; i dipendenti con i contratti più vecchi non hanno il vincolo di garantire la domenica, mentre quelli assunti negli ultimi anni - i cosiddetti baricentrati sulla domenica - si sono visti ridurre dalla precedente dirigenza di Ama l’obbligo dei turni domenicalida da 3 a 2. Senza contare che chi lavora in quella giornata, poi, per legge, deve essere messo di riposo il lunedì.

Risultato? Ogni domenica - a dispetto dello straordinario - Ama su oltre 2500 tra operai per la raccolta, spazzini e autisti, si ritrova con quasi un migliaio di dipendenti in meno. Un numero insostenibile. Da via Calderon de La Barca spiegano che questa minore disponibilità di personale finisce per creare degli imbuti e dei ritardi nell’attività: alcuni giri domenicali saltano e ci si ritrova con un aggravio di lavoro il lunedì e il martedì per svuotare i cassonetti, soprattutto quelli dell’organico e che emanano odori nauseabondi, che non sono stati ripuliti. Quindi una situazione che vede spalmare queste problematiche almeno su tre giorni. Da qui la necessità di spingere le proprie maestranze a fare lo straordinario, che come detto non è imposto per contratto alla stragrande maggioranza degli assunti. 

Squadre speciali

La nuova dirigenza di Ama sarebbe pronto a mettere sul piatto un aumento dello straordinario non superiore al 20-30 per cento di quanto oggi previsto, ma variabile e che cresce in base anche al numero di weekend (non solo la domenica) per i quali si dà la disponibilità a lavorare. Una parte del sindacato vorrebbe invece una cifra fissa, molto più alta di quella ipotizzata dall’azienda. Ma al tavolo delle trattative tutti hanno fretta e voglia di chiudere un accordo, anche per riorganizzare e migliorare il lavoro degli addetti alla raccolta e degli spazzini.

 

Sempre gli effetti della vita notturna stanno spingendo Ama a rimodulare anche le attività di pulizia. L’azienda a breve lancerà un apposito “turno movida” nella notte tra sabato e domenica e in quella tra domenica e lunedì, che avrà avvio alle 2.30. In collaborazione con le pattuglie della polizia locale, che indicheranno le aree più sporche, saranno messe in campo apposite squadre per spazzare strade e marciapiedi in zone come Ponte Milvio, Pigneto o Monti. Ieri è stata avviata una prima sperimentazione, ripulendo Scalo San Lorenzo, oggi si ripete l’operazione nella vicina piazza dell’Immacolata.

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