Si appostano nei pressi di negozi o supermercati. Individuano l’obiettivo da colpire, attendono che la persona in questione metta la propria borsetta sul sedile del passeggero e agiscono. Solitamente sono in due: mentre uno butta le monetine per terra ed invita il malcapitato a raccoglierle, l’altro - il complice truffaldino - con scaltrezza e velocità apre lo sportello e sottrae lo zaino o altri averi della vittima. La truffa delle monetine è uno dei tanti raggiri che sta correndo per le strade della Capitale. Secondo le indagini della procura capitolina, la “regia” dei numerosi colpi avvenuti a Roma sarebbe affidata ai clan e alle famiglie della camorra.
IL COLPO
La trappola - l’ennesima - è stata messa a segno nel parcheggio di un supermercato in zona Bufalotta, nelle scorse settimane. «Ero andata a fare la spesa - racconta la signora Palmira al Messaggero - e avevo preso un pensierino per i miei nipotini che non vedo mai.
«Sono scesa dall’auto - prosegue il racconto Palmira - ed effettivamente, in strada, c’erano dei soldi e lo scontrino dell’acquisto». «E’ vero: alla mia età si può essere un pò distratti e ho preferito controllare, ma lo scontrino non era il mio». «Sono risalita in macchina e poco dopo mi sono resa conto che la busta non c’era più». Nelle mani dei malviventi, però, non soldi o gioielli, ma un bottino molto particolare. «Il dispiacere c'era e c'è tuttora se penso all'episodio, ma al tempo stesso mi ero sentita “sollevata” perché alla fine si erano portati via un barattolo di nutella», dice Palmira. «E’ stata una gran fortuna. I miei figli mi dicono sempre di prestare attenzione e così il portafogli lo metto nella tasca della giacca». «Speriamo - conclude ironicamente Palmira - che un pò di cioccolata possa addolcire questi giovani ragazzi. Hanno tutta una vita davanti. Perché rovinarla con questi brutti comportamenti».
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