Le pattuglie del II Gruppo Parioli della polizia locale erano sul posto già alle 7.30, coadiuvate da polizia e carabinieri hanno sgomberato l’area sottostante a Ponte delle Valli, quella stessa che da tempo si era trasformata in un dormitorio a cielo aperto alle spalle di viale Somalia. È sempre la stessa area occupata da diversi insediamenti, che solo qualche giorno fa era stata avvolta dalle fiamme con il fumo che invase la Tangenziale Est recando disagi al traffico. E non solo quello veicolare ma anche quello ferroviario, considerata la vicinanza con la stazione Roma-Nomentana. «Non si poteva più aspettare», dicono dal comando dei vigili, in ragione anche degli innumerevoli esposti dei cittadini arrivati negli ultimi mesi.
GLI ESPOSTI
Una cifra che, con il passare dei giorni è andata via via aumentando fino a far raccogliere alla municipale una media di cinque esposti al giorno.
I COSTI
Dispendioso, invece, l’intervento sul fronte economico perché come detto proprio dal comando del gruppo Parioli, in seguito all’incendio dei giorni scorsi, interventi come quello di ieri non sono economici. Il Municipio - in questo caso il II - deve provvedere a recuperare i mezzi per la demolizione e la rimozione dell’accampamento e pure l’intervento dell’Ama prevede un costo “extra” rispetto all’ordinario. La paura adesso tuttavia è che la zona venga presto “ricolonizzata”. È successo già in passato e molto probabilmente accadrà in futuro se, nel mentre, non dovessero essere assunte delle decisioni con delle misure deterrenti per nuove occupazioni. Quella dei sottopassi trasformati in dormitori e accampamenti di fortuna è una piaga storica della Capitale, tanto che la Prefettura stessa ha ben chiaro il problema. Da tempo si è attivata per la rimozione con la presa in carico però, contestuale, dei fragili seguendo uno schema che punta a garantire una maggiore sicurezza in città senza tuttavia lasciare soli coloro i quali da anni vivono per strada. «Siamo molto soddisfatti che quest’area sia stata bonificata - commentata proprio ieri mattina un residente all’incrocio con viale Somalia - la nostra paura è che venga però rioccupata, queste realtà sono drammatiche ma anche coacervi di sporcizia e insicurezza, molti di noi la sera hanno paura ad uscire». L’amministrazione Municipale sta pensando - per evitare nuove occupazioni - ad elaborare delle strutture di contenimento. Per ora c’è solo una certezza: l’area è stata liberata. Già ma per quanto resterà così?