Leone scappa dal circo e terrorizza Ladispoli: catturato dopo sette ore. Il mistero della gabbia

Il grosso felino addormentato un dardi sparati da uno specialista arrivato dalla Toscana. I gestori del circo sostengono che un lucchetto è stato rotto

Leone scappa dal circo e terrorizza Ladispoli: catturato dopo sette ore. Il mistero della gabbia
di Emanuele Rossi
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Domenica 12 Novembre 2023, 01:03 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 00:52

«Aiuto, un leone è scappato dal circo». Sembrava una burla, una di quelle di pessimo gusto che corrono sui social. Invece no, il leone con la sua fiera criniera era davvero scomparso dalla gabbia dell'accampamento di viale Mediterraneo andando tranquillamente a passeggio per le vie del quartiere Cerreto, a Ladispoli. E per un’intera giornata ha fatto correre da una parte all’altra forze dell’ordine, organizzatori del circo, guardie zoofile, volontari, vigili del fuoco, il questore, persino un elicottero della polizia in volo su tutta la città.

Un safari ad alta tensione iniziato in via delle Mimose vicino al fiume Sanguinara, poi verso l’Aurelia, al Faro, con il leone tranquillamente a spasso ancora una volta nel Cerreto tanto che a un certo punto si è pensato che i leoni fossero due, liberati - voce non confermata dalle forze dell’ordine - da alcuni animalisti.

Segnalazioni però vere, quelle sì con foto e video dei residenti in via Mosca, via Budapest, via delle Rose, il palasport di piazza delle Primule e tante altre strade, e sopra sempre l’elicottero a seguire ogni suo spostamento.

Strade chiuse, abitanti costretti a non poter rientrare a casa. Caso risolto solo dopo le 22 al secondo dardo con sedativo andato a segno.

Un passo indietro. La fuga del leone era stata segnalata intorno alle 15 dal circo “Rony Roller Circus”. A sirene accese si sono precipitati carabinieri, polizia, vigili urbani e zoofile e gli addetti del circo con le gabbie nella speranza, poi fallita, di farlo rientrare nella sua "casa".

È in quel momento che per il sindaco Alessandro Grando è arrivata l’ora di avvertire la popolazione e diffondere l’allerta, ovvero restare nelle proprie abitazioni. «Si prega di prestare la massima attenzione e di evitare gli spostamenti fino a nuova comunicazione».

Ricerche senza esito nel pomeriggio, poi è calato il buio. L’elicottero, grazie a dispositivi ad infrarossi, è riuscito a scovare l’ospite intorno alle 17.30 prima verso la statale dove si trova la scuola di polizia a cavallo, ma sarebbe tornato indietro verso il Faro in un canneto nei pressi della ferrovia dietro via Canova.

Ricerche in corso in attesa di un veterinario dalla Toscana specializzato nella cattura di animali selvatici perché - è quanto rivelato sulla pagina Facebook “Circo Errani di Fagiolino” - il leone era spaventato e ha rifiutato il sedativo nella carne. Minuti come ore, con il felino a passo felpato da una parte all’altra di Ladispoli, i passanti in fuga pronti anche a scavalcare muretti e cancelli terrorizzati. 


ATTIMI DI TERRORE
Scene surreali, da film horror come “Cujo”, solo che a Ladispoli non con il cane mannaro ma con un povero leone stordito. «L’ho incrociato con la macchina: non credevo ai miei occhi», è il racconto di Stefano. «Ho chiesto a un automobilista di farmi entrare in macchina, quel leone avanzava verso di me sul marciapiede», racconta Laura. Centinaia di testimonianze di ladispolani che se lo sono ritrovato praticamente faccia a faccia. «Ma l’hanno sedato? Aiuto! Presto salite in macchina» grida una donna rivolgendosi ai figli.

Poi il lieto fine mancato intorno alle 20 quando il sonnifero sparato col fucile ha colpito il leone, ma senza togliergli  la forza di fuggire per l’ennesima volta in zona Cerreto facendo perdere le tracce e beffando i ricercatori.

Sono partite squadre organizzate nella notte sperando di trovarlo prima del suo risveglio: l’incubo finito alle 22.15 quando il leone è stato preso e issato dal fosso con delle corde su un pick up. 

Scoppiano intanto le polemiche. Sul caso l’Oipa. «L’episodio - scrive l’Organizzazione internazionale di protezione animali - evidenzia la pericolosità dei circhi con animali dal punto di vista della sicurezza pubblica e soprattutto il disagio degli animali». Poi la richiesta: «Auspichiamo l’introduzione di una legge anche nel rispetto dell’articolo 9 della Costituzione. Al contrario di quelli che usano gli animali, gli spettacoli circensi con gli acrobati possono essere educativi, mostrando i talenti umani».

Risponde il sindaco: «Non ho autorizzato nulla - ribatte Grando - e non posso vietare i circhi con gli animali. Nel 2017 abbiamo perso ricorso al Tar. Finché non cambieranno le norme non potremo fare diversamente». Ieri spettacoli annullati. Oggi sono nell’aria sit in. 
 

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