Era finito alla ribalta della cronaca per truffe realizzate fingendosi sottufficiale dell'Arma in cambio di denaro per un posto al Vaticano. Millantando di essere ora un maresciallo, ora un parlamentare fino ad assumere le vesti di un agente dei servizi segreti, aveva estorto denaro anche a una donna di 50 anni, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale. Ma i guai con la giustizia per Carmine Cascio, 35 anni, origini campane, non sembrano essere finiti.
L'altro ieri l'uomo, figlio di un ex poliziotto, è stato arrestato dai carabinieri della Tenenza di Ciampino per un reato ancora più odioso dell'estorsione e della truffa, capi di imputazione per i quali è stato arrestato nel 2022 (rimesso in libertà dopo pochi giorni) e rinviato a giudizio nel febbraio del 2023 dal gip della Procura di Napoli.
Le vessazioni
La donna, con cui il trentacinquenne aveva avuto una relazione per circa 3 anni, ha raccontato ai carabinieri del comando partenopeo, di essere stata più volte picchiata e percossa dall'uomo per aver opposto diniego alle continue e pressanti richieste di denaro. Soldi che, nonostante il suo rifiuto, l'uomo in più occasioni le aveva sottratto dalla borsa. Un modus operandi, quello di estorcere denaro alle donne con le quali aveva rapporti sentimentali, ben consolidato. Un "trattamento" peggiore era stato riservato ad un'altra ex compagna, residente a Frignano, in provincia di Caserta, finita per essere vittima anche lei del copione messo in scena dal trentacinquenne, poi smascherato dallo stesso Stato Pontificio i cui funzionari comunicavano alle forze ordine di non averlo mai conosciuto.
I recenti accertamenti degli investigatori della cittadina aeroportuale, diretti dalla Compagnia di Castel Gandolfo, hanno portato all'arresto dell'uomo, bloccato a Ciampino, dove aveva l'obbligo di risiedere in virtù di un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale del Riesame che, nell'aprile del 2022, aveva disposto la dimora nel Lazio. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Velletri. Cascio era stato arrestato il 6 aprile 2022 dai carabinieri della stazione di Pignataro Maggiore per estorsione aggravata, truffa e violenza sessuale ed era stato sottoposto alla misura dell'obbligo di dimora nel Lazio. Allora l'inchiesta partì dopo la denuncia sporta da una cinquantenne alla quale Cascio si era presentato come un militare dell'Arma, che avrebbe trovato un posto al figlio presso il Palazzo pontificio.
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