L’ok alle discariche in cambio di regali: sei anni alla ex dirigente della Regione

di Fe. Po.
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 12:25

È di sei anni di carcere, due in più di quelli richiesti dal pm Rosalia Affinito, la condanna emessa ieri dal tribunale di Roma per l’ex dirigente della direzione Ambiente della Regione Lazio, Flaminia Tosini e per l'imprenditore Valter Lozza, nell'ambito di un’indagine in tema di gestione di rifiuti in cui si procedeva per i reati di corruzione, concussione e turbativa d'asta.

In base a quanto emerse dall’inchiesta, la Tosini, sfruttando il ruolo apicale che ricopriva all’epoca dei fatti in Regione in materia di rifiuti, in cambio di vari regali, tra cui preziosi gioielli e vacanze, aveva favorito Lozza, proprietario di diverse discariche come quella di Roccasecca, Civitavecchia, ma anche del terreno di Monte Carnevale su cui era in progetto di realizzare la discarica di Roma. «L’intero dipartimento della Regione Lazio - scriveva il gip nell’ordinanza di custodia cautelare - è stato totalmente ripiegato sugli interessi privati di Lozza».

I giudici della seconda sezione collegiale hanno inoltre dichiarato i legali rappresentanti delle società “Ngr Srl” (proprietaria della cava a Monte Carnevale) e “Mad Srl” colpevoli dell'illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001, condannandoli al pagamento di una sanzione di 30.900 euro ciascuno.

Per questa vicenda Tosini e Lozza, nel marzo del 2021, finirono agli arresti domiciliari, per poi essere rimessi in libertà.

LE REAZIONI

«C'è amarezza», ha commentato l'avvocato Marco Mazzatosta, legale di Flaminia Tosini. «Il prezzo della corruzione sarebbe di nove mila euro in doni che i due si sarebbero fatti», ha aggiunto il legale. «Aspetteremo i 90 giorni per leggere le motivazioni. A parte che crediamo non ci sia stata corruzione, manterremo la barra dritta e andiamo per la nostra strada anche in appello», ha concluso Mazzatosta.

Soddisfatta invece «per il giusto esito del processo di primo grado» l’associazione ambientalista Raggio Verde, che si è costituita parte civile nel procedimento ed è stata rappresentata dall'avvocato Vittorina Teofilatto: «Questo esito invita i cittadini a reagire ai soprusi e ad avere fiducia nella giustizia».

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