Castel Sant'Angelo, dopo 4 mesi riaprono i giardini

I giardini riaperti
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Venerdì 28 Settembre 2018, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 22:25

Dopo una chiusura durata circa quattro mesi, i giardini di Castel Sant’Angelo sono stati restituiti al pubblico e ai bambini del quartiere Prati. Inaccessibili dalla fine di maggio in seguito alla caduta di un pino lungo quasi dieci metri, sono rimasti off limits per motivi di sicurezza per oltre 100 giorni. 

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Lo scorso sabato, diverse decine di persone - chiamate a raccolta dalla pagina Facebook "Ridateci il parco di Castel Sant'Angelo - si erano ritrovate di fronte ai cancelli sbarrati dell’area verde per denunciare all’amministrazione comunale la situazione di stallo, chiedendo a gran voce la riapertura immediata dello spazio.

 

 


A bloccare la riapertura sarebbe stata l'impossibilità del Servizio giardini di mettere il parco in sicurezza. Infatti, durante i controlli passati, i tecnici comunicarono la presenza di altri tre alberi a rischio, optando per il transennamento di tutta la zona.



«E’ una notizia straordinaria - commenta Eleonora Caponi una delle residenti promotrici della manifestazione indetta dal comitato “Ridateci il parco di Castel Sant’ Angelo - per troppo tempo non si è intervenuti e per troppo tempo non abbiamo potuto portare lì i nostri figli o i cani.

E’ un’importante conquista per il Rione come per la città di Roma ma è necessario puntualizzare che il neo comitato “Mole Adriana” continuerà a battersi per avere il parco pulito e ben organizzato». Anche sul web si festeggia: «Buon parco a tutti» commentano i residenti sotto al post pubblicato dalla pagina Facebook del comitato di quartiere. «Finalmente potremo riportare i nostri figli a giocare nell’area bimbi - scrive Cinzia S. condividendo le foto dei bambini presi a giocare sull’altalena -  siamo soddisfatti che l’amministrazione ci abbia ascoltato, ma ci voleva così tanto?». «Questa battaglia è stata vinta ma il degrado e l'incuria regnano sovrane nel nostro quartiere - racconta Massimo membro del gruppo "Prati in azione"-  dobbiamo vigilare sul nostro territorio. Chi si ferma è perduto». 

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