Roma, raffica di borseggi in aeroporto: presa la banda delle rom incinte. Almeno 10 colpi in poche settimane

Gli investigatori hanno disegnato l’identikit delle quattro scippatrici grazie alle telecamere di videosorveglianza

Raffica di borseggi in aeroporto: presa la banda delle rom rom . Almeno 10 colpi in poche settimane
di Flaminia Savelli
3 Minuti di Lettura
Sabato 20 Aprile 2024, 22:48 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 09:22

Il sistema della banda di borseggiatrici incinte era collaudatissimo: le due ragazze al sesto mese di gravidanza erano le prime a entrare nell’ascensore, quindi i turisti con borse, valigie e infine le due complici. Lo spazio ridotto e un istante di distrazione delle vittime, tanto era sufficiente per essere scippati. Così quattro ragazze di etnia rom, tutte tra i 20 e i 25 anni e già mamme, hanno messo a segno colpi a raffica all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Fino alla scorsa settimana quando gli agenti della Polaria le hanno individuate, fermate e denunciate. Gli investigatori hanno disegnato l’identikit delle quattro scippatrici grazie alle telecamere di videosorveglianza. Così gli agenti della Polaria hanno individuato le sospettate, raccolto tracce e hanno fatto scattare la trappola. Hanno dunque organizzato una serie di controlli con i poliziotti in borghese che si sono finti turisti. 

IL BLITZ

Fino a quando sono state avvistate, ancora una volta, nello scalo romano pronte a entrare in azione.

Le hanno seguite mentre si avvicinavano all’ascensore dei Terminal delle partenze così da coglierle in flagranza di reato. Hanno messo a segno il colpo, con le telecamere interne che hanno ripreso la dinamica dello scippo. E quando le porte dell’ascensore si sono aperte, ad aspettarle c’erano i poliziotti dello scalo romano. 

Incinta picchiata e costretta a rubare nella metro di Roma. «Portaci 1.000 euro ogni giorno»: fermati due rom

LA BANDA

Gli agenti della Polaria hanno attribuito alle quattro ragazze, almeno dieci scippi avvenuti nell’ultimo mese al Leonardo da Vinci. Per tutto il gruppo è scattata la denuncia per furto ed è stato emesso il divieto di ritorno nel comune di Fiumicino. «Una sorta di Daspo - precisano gli agenti dello scalo romano e che hanno avviato ulteriori indagini a carico della banda- che non consentirà a nessuna della banda di tornare a Fiumicino e nell’aeroporto». Durante gli accertamenti è emerso che le due donne al sesto mese di gravidanza, sono già mamme di altri sei bimbi e che hanno alle spalle reati analoghi. Gli agenti stanno ora procedendo con ulteriori accertamenti a carico di tutte le componenti della banda.

Nello specifico, gli investigatori stanno confrontando le denunce registrate nella stazione di polizia del Leonardo da Vinci negli ultimi due mesi. Stanno quindi confrontando quanto riferito dalle vittime con le immagini di video sorveglianza dell’area dello scalo vicino agli ascensori: prove quindi di ulteriori colpi messi a segno dalla banda di borseggiatrici incinte. «Le indagini sono tuttora in corso» confermano gli uomini della Polaria: «Abbiamo inoltre condiviso l’identikit delle denunciate con i diversi distretti della Capitale che stanno eseguendo, a loro volta, ulteriori accertamenti». Un’indagine quindi quella avviata dalla Polaria all’aeroporto Leonardo da Vinci, destinata ad allargarsi ancora. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA