Roma, sputi e minacce all’autista del bus: l’ultimo raid dei bulli. «Maleducati e senza scrupoli»

Paura a Fiumicino, baby gang in azione: sul posto arriva l'ambulanza

Roma, sputi e minacce all’autista del bus: l’ultimo raid dei bulli. «Maleducati e senza scrupoli»
di Umberto Serenelli
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Martedì 13 Febbraio 2024, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 14:23

Prosegue a Fiumicino la caccia agli autisti del Tpl finiti da mesi nel mirino delle baby gang. I bulletti continuano a "colpire" indisturbati al capolinea del trasporto di via Foce Micina e, sabato scorso, hanno fatto saltare i nervi al personale di guida della linea 9, minacciato verbalmente e costretto poi a ricorrere ai sanitari. Il sindacato Usb non ci sta e punta il dito sulla scarsa collaborazione con le forze dell'ordine. «Ci hanno lasciato soli contro un "branco" che continua indisturbato a terrorizzare la categoria e lo fa in modo arrogante perché nessuno alza la voce contro questi scalmanati dice Saverio Schergna, delegato dell'Usb -. Nonostante l'attenzione mediatica e gli articoli sulla carta stampata, la vicenda ha preso una brutta piega e a questo punto è forte il rammarico circa la poca risolutezza con la quale si sta tentando di risolvere la problematica».

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Il riferimento è a quanto accaduto sabato in cui si è registrata l'ennesima aggressione verbale ai danni di un autista che ha avuto il torto di invitare i giovani "portoghesi" a rispettare le regole e quindi a salire sul bus muniti di regolare biglietto. «Ti cadono le braccia quando vedi ragazzi di 15-16 anni prosegue Schergna, presente al terminal dei bus chiamato dai conducenti in servizio che stavano assistendo al solito teatrino scatenarsi in un assurdo attacco caratterizzato da una valanga di insulti e culminato da sputi sulla fiancata della vettura oltre che all'indirizzo di un lavoratore.

La cosa sconcertante è che abbiamo invitato, attraverso il contatto con il 112, la Polizia di Stato a intervenire ma questo nostro grido d'allarme non è stato purtroppo recepito perché al capolinea non si è visto nessuno». L'autista è comunque andato in "tilt", dopo le ingiurie dei baby, e intimorito dalla situazione si è reso necessario ricorrere all'ambulanza del 118 che ha raggiunto il piazzale, dove si attestano le vetture della società Trotta, e proceduto a soccorrere il guidatore in forte stato di agitazione.

«A causa dello shock le condizioni psico-fisiche del conducente si erano fatte preoccupanti aggiunge il delegato la pressione del collega era infatti arrivata alle stelle e i sanitari dell'ambulanza hanno certificato che in quelle condizioni non poteva più prestare servizio pubblico alla guida. Dopo che siamo riusciti a tranquillizzarlo, l'autista minacciato da una quindicina di bulletti si è reso disponibile a rientrare nella rimessa sulla via Portuense e la linea 9 ha perso 6 corse danneggiando gli utenti diretti o provenienti dai centri commerciali». La linea 9 è quindi stata esercitata con una sola vettura fino al termine del servizio. «Questo è stato però possibile conclude Schergna grazie alla presenza di un delegato del comune ai trasporti, che ha cercato di sedare gli animi, restando poi a bordo durante la corsa per garantire sicurezza sul mezzo. Il paradosso è che i ragazzi hanno viaggiato privi di tickets con un danno economico al servizio. Tutti sono a conoscenza di quanto accade e se gli autisti ricordano ai furbetti che hanno l'obbligo del titolo di viaggio finiscono sotto una valanga di insulti tra l'indifferenza di chi dovrebbe far rispettare le regole e tutelare la sicurezza del personale». Visto che proseguono i raid al capolinea è necessario un coordinatore della ditta Trotta e sulle vetture il funzionamento delle telecamere oltre alla blindatura della cabina del posto guida. 

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