Ha strappato con un morso un pezzo di anulare ad un'anziana che cercava di ribellarsi allo scippo. Rapina pulp a Tivoli. Inutile il tentativo di cercare il pezzo di dito reciso: non è stato trovato sul luogo. Vittima una settantacinquenne che poco dopo mezzanotte di domenica, dopo una passeggiata serale in questi giorni di caldo torrido, stava rientrando a casa. È successo a Villa Adriana, su via Enrico Fermi, la strada che costeggia il caseggiato popolare dell'Adrianella, noto in città come "Triangolo" proprio perché la costruzione si sviluppa su tre lati che racchiudono uno spazio verde centrale. La donna all'improvviso è stata aggredita da un uomo che cercava di strapparle la tracolla. Lei ha cercato di opporsi con tutte le sue forze. Ed è stato a questo punto che, per neutralizzare la presa, lo scippatore si è avventato con la bocca sulla mano destra, scaraventandola poi a terra con quell'azione fulminea. È stato terrore. Come è stato poi accertato le aveva strappato di netto la terza falange dell'anulare.
Il rapinatore è riuscito così ad arraffare la borsa e a scappare, secondo le testimonianze salendo al volo a bordo di un'auto.
Sarà sicuramente importante verificare la presenza di telecamere in zona che abbiano potuto immortale passaggi sospetti prima e dopo la drammatica rapina. Secondo le prime descrizioni si tratterebbe di un uomo con maglia scura e jeans chiari. Dopo il colpo avrebbe fatto perdere le sue tracce a bordo di un'auto di colore scuro. Da accertare anche l'eventuale presenza di complici. Un anno fa esatto, era il 13 luglio, una rapina simile fu registrata a Roma, vicino alla stazione Termini. Un bandito solitario aggredì in tarda serata la titolare di un negozio, una bengalese di 39 anni, staccandole il dito a morsi per bloccare il suo tentativo di difesa. Scappò ma su arrestato nelle ore successive dalla polizia con l'accusa di rapina aggravata e lesioni gravi. La vittima aveva provato in tutti i modi a salvare i soldi dalla cassa a cui puntava il rapinatore.
A far scattare l'allarme era stato un passante: la donna era terra, sanguinante e per il dolore unito allo choc era svenuta. In quel caso con un intervento chirurgico i sanitari riuscirono a ricucirle il dito reciso. L'aggressore fu identificato grazie alle dettagliate descrizioni di diversi testimoni: era un clochard trentenne che si muoveva spesso in quella zona. Furono utili anche le immagini delle telecamere del negozio. Mentre sempre a Tivoli sono ancora in corso le indagini per individuare i responsabili di un altro brutale furto-rapina: il 4 giugno scorso, in via dei Pini, ladri in fuga, una volta sorpresi da una donna a scassinare la cassaforte, l'hanno travolta e buttata giù per le scale. Vittima la figlia del padrone di casa che si è trovata faccia a faccia con i banditi dopo essere accorsa dall'appartamento vicino, attirata dal rumore. La 50enne ha riportato la frattura di un piede e contusioni varie. Aveva aperto la porta cogliendoli sul fatto: con un frullino avevano appena sventrato un armadietto blindato. Secondo una prima ricostruzione sarebbero entrati in azione in tre, con volti travisati, cappellini calati in testa e guanti. Nella casa del pensionato non c'era nessuno e il sospetto, visto che non sono state trovate effrazioni alla porta, è che erano arrivati persino con una copia delle chiavi. Obiettivo: aprire la cassaforte a combinazione in una stanza da letto.