Red carpet da sogno per evadere. Folla di vip alla prima del film di Milani "Grazie ragazzi" sui detenuti e il teatro

Red carpet da sogno per evadere. Folla di vip alla prima del film di Milani "Grazie ragazzi" sui detenuti e il teatro
di Lucilla Quaglia
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Martedì 10 Gennaio 2023, 07:38

Cinema che passione. Sempre più affollate di vip le sale romane. Alla prima di ieri sera al multisala di piazza Cavour, in occasione della presentazione di Grazie ragazzi di Riccardo Milani, sfilano diversi volti noti. Tra questi come non notare il regista Giovanni Veronesi con la sua bella Valeria Solarino, che sfoggia un elegante cappotto scuro su look total black. L'attrice è subito accerchiata dai fan per il selfie da postare sui social. E lei risponde a tutti con un affettuoso abbraccio virtuale. Il foyer è prevedibilmente gremitissimo. Tra gli ospiti illustri, del piccolo e grande schermo, ci sono tanti altri colleghi. Tra i primi ad apparire il regista Giulio Base con la moglie Tiziana Rocca. Ecco l'attrice Alice Maselli, nel cast di Come un gatto in tangenziale, e il ballerino Jacopo Tissi. E poi posti prenotati per Paola Cortellesi, in sobrio tailleur di velluto nero, Fabrizio Gifuni, il presidente dell'Anica Francesco Rutelli e il regista Claudio Cupellini.

Diversi invitati accennano, incuriositi, la trama del movie, liberamene ispirato ad una storia vera, che già conoscono.

Ovvero la mancanza di offerte di lavoro che induce il protagonista Antonio (Albanese), attore disoccupato, ad accettare un lavoro offerto da un vecchio amico, assai più smaliziato di lui: diventare insegnante di un laboratorio teatrale all'interno di un istituto penitenziario. Tanti sembrano divertiti dall'idea e quindi pronti alla visione. Breve saluto in sala con il cast, affiatatissimo, formato, oltre che dall'esuberante Albanese, anche da Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara con la sua dolce metà Giulia Brighi, Andrea Lattanzi, Liliana Bottone e Fabrizio Bentivoglio. Parte la pellicola. Il protagonista scopre del talento nella compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice del carcere a valicare le mura della prigione e mettere in scena la commedia di Samuel Beckett, Aspettando Godot, su un vero palcoscenico. Giorno dopo giorno i detenuti scoprono il potere liberatorio dell'arte. I commenti tra le poltroncine sono davvero di apprezzamento. Lunghi applausi a fine proiezione. Davvero un successo.

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