La stagione estiva è ormai arrivata e nelle ultime settimane sono stati segnalati diversi casi di avvistamenti ( e successivi recuperi) di rettili striscianti. L’ultimo, ieri, all’interno del parco di via Malfante, nel quartiere Navigatori -Ardeatino. Un piccolo biacco aveva destato molta preoccupazione tra i residenti, assidui frequentatori, che da mesi lamentano lo stato di abbandono ed incuria del giardino pubblico e avanzano la richiesta di interventi di manuntezione e bonifica dell'intera area verde.
Il rettile è stato individuato ed infine catturato grazie all'intervento delle guardie zoofile del Gruppo Accademia Kronos della Capitale. «Non è velenoso», spiega al Messaggero, l’esperto zoofilo, Andrea Lunerti. «Bisogna tuttavia prestare attenzione al suo morso: è rapido, fuori dalla portata umana.
Il biacco
Il biacco è generalmente lungo poco più di un metro, ma in casi particolari può arrivare anche a superare questa lunghezza. In Italia lo troviamo prevalentemente nei boschi e nelle campagne e di rado anche nei giardini delle abitazioni. Due giorni fa, a Castelnuovo di Porto, alle porte della Capitale, un altro biacco si era collocato tra l’ingresso degli spogliatoi dei bambini impegnati in una partita di pallone. La preoccupazione correva tra i genitori mentre qualcuno con un bastone tentava di rimuoverlo e condurlo fuori. «In questo caso, poteva trattarsi di una femmina che aveva deposto le uova oppure di un maschio che non voleva andar via per una questione di territorialità. Conoscere le ragioni del perché arrivano in determinati luoghi non è sempre così facile. L’importante è mettersi al sicuro. Se arriva nella nostra casa dobbiamo certamente intervenire e rivolgerci alle forze competenti. Ma se avvistato fuori, evitiamo il conflitto». «Ricordo - conclude Lunerti - che questi serpenti quando mordono colpiscono le parti scure: come i bulbi oculari».