Tartaruga azzannatrice, paura a Capena: è il terzo caso in pochi giorni. L’esperto: «Fate attenzione, sono pericolose per l'uomo»

Il rettile è stato catturato ed è in attesa di essere condotto in un centro di recupero

La tartaruga azzannatrice catturata oggi tra Capena e Morlupo
di Alessia Perreca
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Giovedì 1 Giugno 2023, 20:28 - Ultimo aggiornamento: 20:54

Un’altra tartaruga azzannatrice è stata avvista, stamani, e poi catturata lungo la strada tra Morlupo e Capena. È il terzo caso in pochissimi giorni. Lo scorso 22 maggio, proprio sullo stesso percorso, è stato visto ed infine catturato un altro simile rettile. «Avevo visto sui social le storie e le informazioni dell’esperto Andrea Lunerti e l’ho riconosciuta», racconta Anna Vernice. «Mi stavo dirigendo verso casa e lungo la strada - tra Morlupo e Capena - ho visto la tartaruga. Ho subito chiamato Andrea - prosegue il racconto Anna - e gli ho mandato la foto utile per l’identificazione e mi ha confermato l’esemplare. Successivamente ho chiamato il 1515 per catturarla. Non l’ho mai persa di vista e insieme ad un signore - conclude - abbiamo preso una bagnarola e l’abbiamo messa in sicurezza». Sul posto sono giunti immediatamente i carabinieri forestali di Sant’Oreste i quali, in collaborazione con l’esperto zoofilo, Andrea Lunerti, hanno provveduto all’affidamento e alla messa in sicurezza del rettile in attesa della ricerca di un eventuale centro di recupero disponibile per accoglierla.

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La tartaruga, un esemplare di Chelydra serpentina originaria del Nord America, è considerata molto pericolosa per l’uomo.

Il suo morso può recidere la falange ed è necessario prestare molta attenzione. Nel frattempo, nella zona, cresce l’allarme per i diversi casi di avvistamento nella zona.

 

«È importantissimo il lavoro di divulgazione e segnalazione - spiega Andrea Lunerti al Messaggero - per cercare almeno di provvedere alla bonifica di determinate aree. Purtroppo, c’è una grossa problematica che riguarda i centri di recupero. Sono tutti over e non sappiamo più dove condurre le tartarughe. Siamo in attesa - sottolinea Lunerti - di ricevere risposte dagli organi competenti perché, di questi esemplari, ne sono stati rinvenuti moltissimi». 

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