Radio Sant'Alessio, ipovedenti e ciechi uniti per l'informazione

"È la dimostrazione che un disabile visivo può fare anche altri lavori oltre quello del centralinista", spiega il coordinatore

Radio Sant'Alessio, ipovedenti e ciechi uniti per l'informazione
di Alessandro Cristofori
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Lunedì 24 Ottobre 2022, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 12:12

I grandi progetti, a volte, prendono vita quasi per gioco, a dargli il via può essere una semplice battuta che invece si rivela essere un'intuizione geniale. Un po' quello che è successo ad Alessandro Napoli, speaker di Radio 32.

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I fatti risalgono a poco più di un anno fa, quando in quegli studi radiofonici viene invitato Antonio Organtini direttore generale dell' ASP Sant'Alessio -  Margherita di Savoia, storica struttura romana con sede a Tor Marancia che realizza attività di inclusione sociale per ipovedenti e ciechi anche con minorazioni aggiuntive. "Perché non tiriamo su una radio con questi ragazzi?".

Il direttore ci pensa su e pochi mesi dopo è seduto intorno ad un tavolo insieme a Napoli e altre figure del Sant'Alessio per la prima riunione del nuovo progetto che prende il via ufficialmente a dicembre 2021. I ragazzi si dilettano inizialmente con qualche diretta ma adesso svolgono prevalentemente un'attività di podcasting: "Abbiamo programmi che si occupano di sociale ma anche di sport - racconta Napoli coordinatore del gruppo - c'è grande entusiasmo, tanto che anche il nome del progetto e della redazione "A Tutta Radio" è nato grazie all'intuizione di Leonardo, uno dei nostri speaker".

Gli studi sono all'interno del Sant'Alessio e la redazione, composta da una ventina di elementi, aumenta il proprio carico di lavoro di giorno in giorno.

C'è chi struttura le scalette, chi monta un servizio sportivo e chi supporta i conduttori per permettergli di fare un prodotto di grande qualità: "È la dimostrazione che un disabile visivo può fare anche altri lavori oltre quello del centralinista - spiega il coordinatore - qui tutti stanno imparando la bellezza del lavoro di squadra e molto di loro, da quando hanno iniziato questa esperienza, sono migliorati nei rapporti interpersonali". Ora però serve un altro passo decisivo: "Stiamo aspettando i risultati di un bando della Regione Lazio riservato agli under 35 che potrebbe permetterci di rendere la nostra redazione ancora più operativa e andare in diretta con più continuità. Sarebbe bellissimo avere anche l'interazione live con gli ascoltatori".

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