Francesco Valdiserri travolto e ucciso: la ragazza alla guida a processo, era positiva all'alcol. «Non voglio più continuare a vivere»

La 23enne Chiara Silvestri andava a 80 all'ora quando salì sul marciapiede sulla Colombo

Francesco Valdiserri travolse e ucciso a Roma: la ragazza alla guida finisce a processo, era positiva all'alcol
di Valentina Errante
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Giovedì 23 Febbraio 2023, 06:59 - Ultimo aggiornamento: 15:56

Andava a 80 all'ora e aveva bevuto birra e almeno due shottini di sambuca. Chiara Silvestri, la 23enne che la sera del 20 ottobre scorso, alla guida della sua Suzuki Swift, è salita con l'auto sul marciapiede di via Cristoforo Colombo e ha travolto e ucciso il giovanissimo Francesco Valdiserri, aveva un tasso alcolemico tra 1,24 e 1,57 ed è risultata «non negativa ai cannabinoidi». Il pm Erminio Amelio ha chiuso le indagini e per la giovane che «era in stato di alterazione psicofisica conseguente all'assunzione di alcol e sostanze psicotrope», come si legge nel capo di imputazione, ha chiesto il processo con rito immediato per omicidio stradale aggravato. Rischia fino a diciotto anni di carcere. «Sono devastata, non voglio più continuare a vivere», il commento della ragazza.
LA VICENDA
Era andato al cinema a vedere "Margini" e stava andando verso la fermata dell'autobus per tornare a casa, Francesco, 19 anni ancora da compiere, studente di primo anno alla facoltà di Lettere alla Sapienza. Era contento, era insieme a un amico, miracolosamente rimasto illeso, camminavano sul marciapiede di via Cristoforo Colombo all'altezza della Garbatella, parlavano del film. Quell'auto è arrivata come un bolide travolgendolo. Francesco non ha avuto neppure il tempo di scansarsi, di provare a salvarsi la vita.

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Chiara Silvestri correva in direzione Eur, forse, come ha detto il ragazzo che era con lei nell'auto, seduto nel posto passeggero, ha superato la traversa a destra dove voleva girare e ha pensato di fare ancora in tempo per recuperare.

E invece è finita sul marciapiede a tutta velocità.


Per la procura l'imputata «ha perso il controllo della guida a causa anche delle minorate condizioni psicofisiche». Si è fermata e ha chiamato i soccorsi. Si è accorta subito di avere ucciso un suo quasi coetano. Non c'è stato nulla da fare, all'arrivo il personale dell'ambulanza non ha che potuto constatare il decesso di Francesco.
La giovane è stata arrestata. È ancora ai domiciliari. E adesso dovrà affrontare il processo con un rito immediato cautelare che non prevede l'udienza preliminare. Andrà direttamente al dibattimento.

 

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