Francesco Valdiserri muore a 18 anni. Travolto sul marciapiede da una 23enne ubriaca

La donna, positiva ad alcol e droga, è stata arrestata. Le avevano già tolto la patente

Francesco Valdiserri morto sulla Colombo a Roma: investito sul marciapede da auto fuori controllo, la donna alla guida forse ubriaca
di Alessia Marani
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Giovedì 20 Ottobre 2022, 06:33 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 10:02

Sarebbe bastato un solo minuto in più trascorso a chiacchierare con gli amici fuori dal cinema per strapparlo all’assurdo appuntamento con la morte. Invece Francesco Valdiserri, 19 anni da compiere il primo novembre, intorno alla mezzanotte di mercoledì è stato travolto e ucciso mentre camminava sul marciapiede della laterale della via Cristoforo Colombo, a Roma, da una Suzuki Swift guidata da una giovane donna risultata positiva ai test di alcol e droga. Chiara Silvestri, 23 anni, questo il suo nome, di Dragona (nel X Municipio) ieri mattina, è stata arrestata dalla Polizia locale per omicidio stradale con l’ulteriore aggravante che, nel 2019, le era stata già ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza, permesso che aveva riottenuto regolarmente. Accompagnata all’ospedale Sant’Eugenio, le è stato riscontrato un tasso alcolemico pari a 1,57 g/l, oltre alla positività ai cannabinoidi. Per lei il pm Erminio Amelio ha disposto i domiciliari.
Francesco, figlio di una coppia di giornalisti del Corriere della Sera molto conosciuti nella Capitale - Luca Valdiserri si occupa di sport e segue l’As Roma, la moglie Paola Di Caro è cronista parlamentare - era in compagnia del suo amico fraterno Niccolò e da poco avevano salutato un loro compagno di band, Giulio, e un’amica, Claudia, davanti al cinema Madison di San Paolo per dirigersi verso la fermata del bus. Avevano visto insieme “Margini” film ispirato a un gruppo rock formato da amici, il loro sogno.

«COME UN RAZZO»

Ma quell’auto è piombata addosso a loro come un razzo, trascinandosi dietro il 18enne fin nella collisione contro un muretto di cemento.

L’impatto (nella corsa la Swift ha divelto anche un cartello della segnaletica, un alberello e un palo della luce) non ha lasciato scampo al ragazzo. Inutile anche il disperato tentativo di salvarlo da parte dei sanitari del 118 che hanno praticato il massaggio cardiaco finché hanno potuto. Non è rimasto loro che constatarne il decesso. «Il mio 18enne meraviglioso non c’è più. Il mio bambino che aveva a cominciato a correre nella vita. Un’auto nella notte lo ha investito e non tornerà. Nulla più tornerà. Nulla ha più senso. Nulla», ha twittato la mamma ieri mattina dopo che la notizia aveva cominciato a diffondersi. 

Miracolosamente illeso Niccolò: neanche un graffio. «Stavo accompagnando Francesco a prendere il “30”, io abito vicino, alla Montagnola, ma lui doveva rientrare a Testaccio - ha raccontato Niccolò prima agli agenti della Municipale, poi al papà Antonio arrivato subito dopo l’incidente - neanche ricordo più se avevamo finito di attraversare l’intersezione con via Giustiniano Imperatore o eravamo già saliti sul marciapiede, quando ho sentito una forte sgommata, poi ho visto Francesco volare via accanto a me, sparire, come travolto da un missile, e subito dopo c’è stato quell’urto violento». Mentre parla il suo viso si fa bianco come un lenzuolo. La madre lo fa sedere in macchina per farlo riposare un po’. «Mio figlio - dice Antonio - sta male. Non ricorda tutto nitidamente perché è sotto choc. Questa è una tragedia enorme per tutti noi, non so darmi pace per Luca e la moglie. Si potrà mai superare un momento del genere?». Gli agenti dell’XI Gruppo Marconi diretti da Massimo Fanelli, con l’ausilio dei colleghi del Gipt, il pronto intervento traffico, che hanno gestito la viabilità, hanno proceduto ai rilievi di rito.

LA DINAMICA

Quel che appare certo è che sul rettilineo a senso unico che corre in direzione Eur, la Swift non ha lasciato segni di frenata, ma solo tracce nere come se gli pneumatici si fossero bruciati per la velocità. Secondo un testimone, la 23enne potrebbe avere provato a sterzare improvvisamente a destra, all’incrocio con via Giustiniano Imperatore, trovando sulla sua traiettoria i due amici. Ma al momento non è escluso nemmeno che abbia semplicemente perso il controllo e sbandato per l’alta velocità. In quel punto non ci sono telecamere e Niccolò stesso, lì per lì, non ha saputo dire con precisione se l’auto fosse arrivata da dietro o di fianco a loro. Sarà l’inchiesta aperta dalla Procura a stabilire la dinamica esatta del drammatico incidente. La vettura sulla quale Silvestri viaggiava insieme con un modello 21enne, D. P. di Fara Sabina (Rieti), è stata posta sotto sequestro. Il passeggero avrebbe ammesso da subito agli agenti di avere abusato di alcolici, contrariamente alla ragazza che avrebbe tentato di opporsi al trasporto in pronto soccorso. La 23enne, nonostante il violentissimo schianto che ha mandato in frantumi la parte anteriore dell’auto, se l’è cavata con qualche lieve contusione. Ha riportato un trauma facciale per l’esplosione dell’airbag, invece, il suo amico. Entrambi sono stati già dimessi dall’ospedale.
Oggi, dopo che il pm Erminio Amelio avrà conferito l’incarico, verrà eseguita sul corpo di Francesco l’autopsia al Policlinico di Tor Vergata. Domani alle 12 nella chiesa di Santa Maria Liberatrice, nella sua Testaccio, l’ultimo saluto. 

 

 

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