Tuscolano, i residenti dal prefetto: «Ostaggio di baby gang e malamovida». La protesta per il degrado

Ci sono pezzi del quartiere, il Don Bosco al Tuscolano, che con l'illegalità fanno i conti tutti i giorni, e anche la notte

Tuscolano, i residenti dal prefetto: «Ostaggio di baby gang e malamovida». La protesta per il degrado
di Alessia Marani
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Sabato 27 Gennaio 2024, 07:16

Il funerale-show di Vittorio Casamonica con tanto di musica del "Padrino" in sottofondo riecheggia per queste strade dall'estate del 2015. Ci sono pezzi del quartiere, il Don Bosco al Tuscolano, che con l'illegalità fanno i conti tutti i giorni, e anche la notte. I picconi e le tronchesi si sentono all'opera negli androni e nei pianerottoli dei palazzoni di proprietà degli enti e in parte passati ai privati, per scardinare portoni e serrature: «Sono gli occupanti abusivi che si impossessano delle case e, spesso, coi loro traffici illeciti, finiscono per condizionare la vita della gente perbene», spiegano i comitati di quartiere. Ieri pomeriggio una delegazione del nascente Cdq Don Bosco e del comitato di via Flavio Stilicone, l'isola pedonale che al tramonto diventa "salotto" per schiamazzi molesti e spacciatori, è stata ricevuta in Prefettura e il cahier de doleance è stato ricco di note all'ordine del giorno. «Il nostro municipio, il VII - ha sottolineato l'avvocato Tiziana Siano, in rappresentanza dei comitati - è l'unico che non ha ancora mai applicato l'ordinanza anti-malamovida che prevede, tra l'altro, l'obbligo di chiusura, nel week-end, degli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto dopo le 22. Non solo: non c'è più traccia dell'Osservatorio sulla legalità e la criminalità nel territorio fortemente voluto dall'ex prefetto e poi Capo della polizia Franco Gabrielli, come se non ce ne fosse più bisogno».

In via Flavio Stilicone le pistole avevano già parlato pochi mesi prima dell'uccisione di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, avvenuta il 7 agosto del 2019 nel Parco degli Acquedotti: due uomini furono gambizzati mentre erano seduti ai tavolini di un bar.

Ma il silenzio delle armi non significa che i problemi siano spariti. Nasconde solo nuovi equilibri che prima o poi qualcuno tenterà di sovvertire. Nell'attesa spaccio e degrado la fanno da padroni.

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Via Calpurnio Fiamma, via Lucio Mummio, via Ponzio Cominio: i residenti fanno la conta degli inquilini abusivi. C'è chi ha paura a mettere il naso fuori di casa. I cortili sono inaccessibili, «c'è chi minaccia di fare saltare pure i cancelli», spiega uno storico inquilino. Così sulle terrazze: «Abbiamo trovato i portoncini aperti, per le scale il via vai notturno è sospetto». A occupare sono principalmente famiglie peruviane e rom. Ultimamente sono comparsi gli albanesi. Basta farsi un giro per assistere a qualche passaggio di mano: bustine e fumo che dalle mani degli adulti finiscono in quelle di baby-pusher. Per rendere via Flavio Stilicone isola pedonale il Municipio impegnò circa mezzo milione di euro. L'obiettivo? Restituire al quartiere un luogo di incontro. «Ma adesso tutte le notti, specie nel fine settimana - aggiunge Siano - è solo un rimbombare di palloni che sbattono sulle serrande dei negozi, un bivaccare di ubriachi. Non sono mancate aggressioni e minacce a chi chiede silenzio e decoro. Per questo ci siamo rivolti al prefetto».

I PROVVEDIMENTI

Alcuni impegni da parte del prefetto Lamberto Giannini sono stati presi fin da subito. Intanto, verrà richiesta una mappatura delle zone più a rischio perché vi siano installate delle telecamere di pubblica sicurezza. Quindi verrà istituito un comitato interforze con tutte le autorità territoriali, tra polizia locale, carabinieri e polizia di Stato per programmare insieme attività mirate, di controllo e di polizia giudiziaria. «Un passo in più verso la legalità - conclude Siano - il nostro è anche un bel quartiere, ma particolarmente popoloso e attrattivo per la presenza di numerosi alloggi pubblici o in dismissione dagli enti che attirano gli interessi della malavita».

alessia.marani@ilmessaggero.it

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