Fendi e il nuovo Palazzo a Roma: nasce "Il Rinoceronte", una cittadella per vivere l'arte

Fendi e il nuovo Palazzo a Roma: nasce "Il Rinoceronte", una cittadella per vivere l'arte
di Francesca Nunberg
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Sabato 6 Ottobre 2018, 11:56
«Quando ho visto il Kilometro Rosso di Jean Nouvel lungo l’autostrada Milano-Bergamo ho deciso che l’architetto sarebbe stato lui». Dopo aver acquistato dal Comune questo palazzo storico di 3.500 metri quadri tra l’Arco di Giano e il Palatino, Alda Fendi ha affidato la ristrutturazione al visionario architetto francese e ha scelto un nome «che nell’antica Roma era segno di forza».

Aprirà l’11 ottobre il Palazzo Rhinoceros della Fondazione Alda Fendi - Esperimenti, novella “casa della cultura” destinata in parte a mostre, installazioni e performance, in parte a «residenza per amanti dell’arte», come spiega la mecenate che dal 2001 promuove sperimentazioni, finanzia restauri e scavi archeologici, valorizza monumenti dell’antica Roma, vedi la pavimentazione della Basilica Ulpia.
L’impegno adesso continua con la riqualificazione dell’area del Foro Boario, la costruzione di una cabina Acea e l’illuminazione permanente dell’Arco di Giano, progettata dal premio Oscar Vittorio Storaro che curerà anche l’illuminazione dell’Adolescente di Michelangelo. «Questa straordinaria scultura arriverà il 14 dicembre dall’Ermitage di San Pietroburgo - spiega Alda Fendi - con cui abbiamo firmato una collaborazione che prevede il prestito di un capolavoro all’anno; resterà a Roma per tre mesi. Ma da subito verranno esposte 14 Architetture autografate di Michelangelo provenienti da Casa Buonarroti a Firenze». I rinoceronti saranno protagonisti della serata inaugurale: uno di resina a grandezza naturale realizzato a Cinecittà verrà sistemato sotto l’Arco di Giano, accanto a due installazioni firmate da Raffaele Curi, ideatore della linea artistica della Fondazione Alda Fendi - Esperimenti. Del comitato artistico fanno parte anche le figlie Giovanna e Alessia Caruso Fendi, la prima addetta al settore artistico e la seconda alla produzione.
«Nel palazzo in condizioni disastrate vivevano una trentina di famiglie - racconta Alda Fendi, 78 anni - lo abbiamo acquistato dal Comune comprando per tutti delle case in periferia.
L’idea era un po’ quella di ricreare i Passages di Parigi di Walter Benjamin, piccoli quartieri nella città per vivere l’arte da dentro, in un modo nuovo, anticonvenzionale, dove ti svegli la mattina e trovi l’installazione fatta nella notte». Quanto a Jean Nuovel, che ha ristrutturato interni ed esterni, «mi sono trovata benissimo a lavorare con lui - dice la Fendi - credo che anche lui si sia trovato molto bene con me: gli ho regalato una grande forza, stava ammorbidendosi». I sei piani di Rhinoceros ospitano sia le gallerie che le 24 residenze, ciascuna contrassegnata da un haiku di Raffaele Curi (esempio: “Rimani con chi ti bacia l’anima”) un cavedio di giorno e uno di notte che pare una delle Prigioni del Piranesi, dove l’attore americano Vincent Gallo per l’inaugurazione reciterà l’Orazione di Antonio dal Giulio Cesare di Shakespeare. Poi negozi (uno dei quali venderà insetti da mangiare) e teche di bibite che adesso conterranno «tutte le acque del mondo» e in seguito libri e oggetti d’arte. La terrazza con vista a 360 gradi ospiterà dal 14 ottobre il ristorante francese Caviar Kaspia più un bar aperto dalle 7 alle 24 (gestiti come gli appartamenti dalla società spagnola The Rooms of Rome). Nei giorni scorsi Alda Fendi ha parlato con la sindaca Virginia Raggi anche della possibilità di eliminare il grande parcheggio sulla piazza. Palazzo Rhinoceros, via di San Giovanni Decollato.
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