Roma, nelle scuole cartelli anti-cinghiali: «Attenti, non dategli da mangiare»

Roma, nelle scuole cartelli anti-cinghiali: «Attenti, non dategli da mangiare»
di Laura Bogliolo
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Sabato 17 Giugno 2017, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 10:16

Sono spuntati cartelli contro il pericolo dei cinghiali. «Non dategli da mangiare, tenete i cani al guinzaglio» c'è scritto. Sono parole senza sfumature che addestrano alla rinuncia, status al quale ormai i romani sono costretti ad abituarsi: anziché riparare le buche, l'amministrazione ha deciso di abbassare i limiti di velocità (anzi di lentezza) fino a 10 chilometri all'ora su viale della Moschea e via Nizza. Anziché dare seguito alle promesse relative al piano di emergenza anti-cinghiali, si appendono fogli di carta anche vicino alle scuole delegando parte della responsabilità ai cittadini. Insomma, dopotutto sarà colpa nostra se passeggiando in viale del Parco della Vittoria, al Trionfale, imbattendoci in un cinghiale il nostro cane sarà sbranato o ancor peggio, avvicinandoci alla scuola Leopardi qualche bambino sarà speronato da un esemplare.
 

 


LA RINUNCIA
Il cartello appeso a un cancello è firmato Ente regionale, Roma Natura, servizio sorveglianza. «Attenzione - si legge - è stata segnalata la presenza di cinghiali all'interno della riserva. Ai fini dell'incolumità delle persone e degli animali domestici, si raccomanda di tenere non avvicinare i cinghiali, non somministrare cibo, tenere i cani al guinzaglio e non abbandonare rifiuti». Se le orme dei cinghiali continuano a essere ben visibili, si è invece persa ogni traccia dei provvedimenti d'urgenza che il Comune avrebbe dovuto varare: recinzioni nei parchi di Roma nord (il Parco di veio ad esempio) che avrebbero dovuto tentare di respingere l'avanzata dei cinghiali verso i centri abitati, vaccinazione anti-fertilità.
Era la fine di marzo, un centauro perse la vita in via dell'Inviolatella Borghese, zona Cassia, speronato da un cinghiale. Si annunciò il giro di vite dell'amministrazione, spiegando che i tempi non sarebbero stati brevi. E così è stato. Nel frattempo senza mai dimenticare il motto «si salvi chi può» compaiono cartelli istituzionali, ma anche fogli scritti a mano appesi ai cancelli di una scuola nel tentativo di ridurre i rischi. Capita all'asilo La taverna dei piccoli, in via Taverna Giuseppe, sempre al Trionfale, non distante dalla stazione ferroviaria Monte Mario. «Si prega di lasciare il cancello accostato per la presenza di cinghiali» si legge su un foglio come segnalato da un lettore del Messaggero.it. Poco distante i cassonetti, sacchetti di rifiuti a terra e un cinghiale indaffarato a rovistare.
 
 


BRUTTI INCONTRI
È vero, l'emergenza cinghiali è nuova in una città come Roma. Anche se oramai sono passati mesi dai primi avvistamenti, soprattutto a Roma nord: in via Baldo degli Ubaldi, dove la corsa serale di un cinghiale vicino alla stazione della metropolitana creò momenti di panico, in via di Valle Muricana dove molti automobilisti hanno rischiato incidenti, o in via Cassia. È anche vero che la crisi della raccolta dei rifiuti che a singhiozzo colpisce la Capitale senza mai abbandonarla del tutto, alimenta le passeggiate nei centri urbani degli esemplari.
Intanto non resta che prendere qualche minima precauzione: appendere cartelli istituzionali sui cancelli dei parchi e vicino alla scuola, sperando di non fare brutti incontri.
 

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